Il tassista non accetta la carta di credito e costringe a prelevare: denunciato da una cliente
All'ignara cliente non è proprio venuto in mente di chiedere al tassista, così come si faceva un tempo, se accettasse i pagamenti con bancomat o carta di credito prima di salire sull'auto. Un po' perché ormai, si pensa, il Pos (la macchinetta per i pagamenti elettronici) ce l'hanno tutti e soprattutto perché è obbligatoria per legge per tutti gli esercizi commerciali, anche per le auto di pubblico esercizio. E, invece, ha fatto decisamente male a non chiedere.
Rifiuta il pagamento con la carta di credito
La scusa solita è che si è rotto appena cinque minuti prima o che, guarda caso, proprio quel giorno non c'è abbastanza campo. "Ma – rassicurano solitamente gli esercenti che non vogliono accettare pagamenti digitali – ho già chiamato l'assistenza e il prossimo cliente sicuramente potrà pagare di nuovo con la carta".
Invece il tassista di Pavia almeno, questo bisogna riconoscerlo, non si è inventato scuse e ha detto chiaramente alla malcapitata cliente di essere totalmente sprovvisto del Pos per accettare pagamenti che non siano in contanti.
Quindi la passeggera è stata costretta, suo malgrado, a recarsi presso uno sportello atm prelevare soldi contanti per pagare la corsa di cui aveva usufruito. "Al momento di pagare mi hanno rifiutato il bancomat", ha raccontato la donna.
Denunciato un tassista a Pavia
La cliente, giustamente, non ha voluto far passare inosservato il fatto e sottostare alla necessità, imposta dall'autista, di pagare con i contanti. Così ha sporto denuncia verso il titolare del taxi, di cui aveva appuntato il numero di licenza obbligatoriamente esposto.
"Spesso – ha raccontato – al momento di chiamare rifiutano la corsa se il pagamento è elettronico". Ma su questo il Radio Taxi di Pavia è categorico: i tassisti pavesi accettano i pagamenti elettronici e, se così non è, il cliente può segnalarlo alla compagnia che prevede anche sanzioni interne.