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Caso Chiara Ferragni

Il Tar prende atto della rinuncia di Chiara Ferragni a impugnare la sanzione dell’Antitrust sul caso Pandoro

Il Tar del Lazio ha preso atto della rinuncia di Chiara Ferragni a impugnare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l’Antitrust ha inflitto una sanzione di oltre un milione di euro sul caso del panettone Balocco.
A cura di Giorgia Venturini
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Nell'udienza di oggi mercoledì 17 luglio il Tar del Lazio ha preso atto della rinuncia di Chiara Ferragni a impugnare il provvedimento con cui lo scorso dicembre l'Antitrust le ha inflitto una sanzione di oltre un milione di euro per una presunta pubblicità ingannevole legata alla vendita del pandoro ‘Pink Christmas'. Il Collegio, in un incontro rapidissimo, ha così ufficialmente riconosciuto il documento di rinuncia presentato formalmente il 5 luglio scorso dalle 2 società che fanno capo a Ferragni, ovvero la "Fenice Srl" e "Tbs Crew Srl".

Altro capitolo, invece, per quanto riguarda Balocco: l'udienza di oggi serviva anche per la discussione di merito sul ricorso amministrativo proposto da Balocco Spa. L'industria dolciaria piemontese era stata sanzionata con 420mila euro. Nei suoi confronti il Tar ha accolto una richiesta di rinvio "a data da destinarsi" proposta dagli avvocati.

Chiara Ferragni trova un accorto con l'Antitrust anche per le uova di Pasqua

Chiara Ferragni, intanto, ha trovato un accordo con l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in relazione al procedimento aperto per la sua collaborazione con Giochi Preziosi in occasione di Pasqua 2021 e 2022 per la sponsorizzazione delle uova di cioccolato. L'Antitrust infatti aveva avviato anche delle indagini sulle uova di cioccolato firmate dall'influencer e Giochi Preziosi sottolineando anche in questo caso il sospetto di pubblicità ingannevole: secondo l'Autorità, si sarebbe fatto credere che la comprando il dolce parte del ricavato sarebbe andato in beneficienza, quando in realtà i soldi sarebbero stati già versati prima dell'avvio delle vendite.

L'imprenditrice digitale verserà così la somma di 1,2 milioni di euro all'associazione I bambini delle fate e ha assunto, per le sue società, un serie di impegni da rispettare. In cambio, l'autorità non porterà avanti il procedimento.

Cosa stava succedendo lo ha detto la stessa Chiara Ferragni sui social: in un comunicato stampa pubblicato dal sito chiaraferragnibrand ha spiegato il "contributo economico volontario, che è una donazione e non, dunque, una sanzione, per un minimo di 1,2 milioni di euro in favore dell'impresa sociale ‘I bambini delle fate'". Precisando allo stesso tempo che le due società legate all'influencer "si assumono l'impegno, a cui tengo in modo particolare, della separazione totale delle operazioni commerciali delle società dalle attività benefiche che comunque non smetteremo di fare". Infine, puntano anche a formalizzare di "regolamentazioni interne per il corretto svolgimento delle attività di comunicazione e di marketing".

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