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Il socio di Morgan, morto nel lago di Como al primo appuntamento: “Era un sub, sarebbe uscito dall’auto”

“Era un pilota professionista, si sottoponeva ogni anno a corsi di aggiornamento per imparare ad uscire da un mezzo finito in acqua”, spiega un collega e amico di Morgan Algeri, morto il 6 gennaio nell’auto finita dentro il lago di Como: era al primo appuntamento con Tiziana Tozzo.
A cura di Francesca Del Boca
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Tiziana Tozzo e Morgan Algeri
Tiziana Tozzo e Morgan Algeri

Un guasto tecnico a una macchina che già in passato aveva dato parecchi problemi al conducente. È l'ipotesi ormai su cui gli investigatori della Squadra mobile di Como stanno lavorando da quel maledetto sabato sera del 6 gennaio scorso, quando l'automobile di Morgan Algeri, 38 anni, è improvvisamente scattata in avanti dal parcheggio di viale Geno a Como e si è inabissata tra le acque del lago: quella sera usciva per la prima volta con Tiziana Tozzo, 45 anni, che aveva da poco incontrato sui social. I due erano al primo appuntamento, dopo settimane di conoscenza virtuale.

Escluso per ora il gesto volontario e, in attesa dell'esito dell'autopsia, il malore del conducente, resta insomma una la pista investigativa più convincente: quella del problema tecnico al sistema centralizzato dell'auto, un suv Mercedes con cambio automatico che il 38enne di Brembate Sopra (Bergamo) aveva preso in leasing da una concessionaria del Lecchese. Possibilità confermata dai racconti di chi era vicino a Morgan. Tra di loro, fin da subito, si è aggiunto anche il collega e amico Alessio Pengue, pilota della Scuola volo Caravaggio.

"Morgan era pilota collaudatore e responsabile della sicurezza della Scuola volo, oltre che un esperto subacqueo", ha spiegato il pilota alla polizia. "Si sottoponeva ogni anno a corsi di aggiornamento di Water escape training, che servono a imparare come uscire da un aereo finito in acqua e con l'abitacolo ribaltato: se non ce l'ha fatta Morgan a venir fuori dalla sua Mercedes finita nel lago, vuol dire che proprio non c'era modo di farlo. Perché se c'era una persona addestrata, quella era lui".

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Il dubbio, ormai sempre più concreto, è solo uno. Ovvero che la macchina, che da tempo presentava problemi di accensione, abbia perso il controllo e fatto un improvviso balzo in avanti, distruggendo il parapetto del parcheggio panoramico e dirigendosi in avanti verso il precipizio. E che il suo sistema centralizzato, una volta finito tra le acque gelide del lago di Como, sia definitivamente andato in tilt, serrando le portiere e intrappolando così la neo coppia all'interno dell'abitacolo.

"Da tempo Morgan diceva di voler contattare la Mercedes, aveva problemi ad accendere la macchina", è infatti il racconto della ex fidanzata Monica. "Non si accendeva, e poi a un certo punto è partita". Stessa testimonianza della sorella Barbara, che agli inquirenti ha già riferito di svariati problemi legati al suv.

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