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Il soccorritore che si è preso cura del neonato ferito in un incidente: “Sembrava di tenere in braccio mia figlia”

“Sono diventato papà da poco e mi sembrava quasi di tenere in braccio mia figlia”: a dirlo è stato Andrea Gatti, il soccorritore di 34 anni che si è preso cura del neonato di 2 mesi rimasto coinvolto in un incidente stradale sull’A21 insieme alla sua famiglia.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di domenica 3 marzo si è verificato un incidente stradale sull'autostrada A21 e nel territorio compreso nella provincia di Cremona. Una famiglia è rimasta gravemente ferita dopo che il padre, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo dell'automobile ed è finito contro un guard rail. Tra loro c'era anche un neonato di appena due mesi. Sul posto sono intervenuti i medici e i paramedici del 118, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Tra i soccorritori c'era anche Andrea Gatti, 34enne di Rivergaro (Piacenza) che, intervistato dal quotidiano La Provincia di Cremona, ha detto: "Sono diventato papà da poco e mi sembrava quasi di tenere in braccio mia figlia".

Il neonato era stato tenuto al caldo da altri automobilisti

Ha spiegato che inizialmente il piccolo non ha pianto: "Pensavamo fosse un brutto segno, poi ha iniziato ad avere reazioni. La cosa fondamentale è stata tenerlo al caldo, viste le basse temperature. È stato un lavoro di squadra". Gatti non è riuscito a dimenticare un particolare: "La voce del papà del bambino, che non ha mai lasciato la mano della moglie e che continuava a chiederci dove fosse il figlio. Spero si riprendano tutti e spero anche di rivederli". A prendersi cura del bimbo, oltre il 34enne, c'è stato l'infermiere Enrico Lucenti. L'operatore ha spiegato che, quando sono arrivati, era stato portato su una vettura al caldo da alcuni automobilisti.

Sbalzato dall'auto con la sua famiglia

"Solitamente è sconsigliato spostare un ferito, perché non si conoscono i traumi riportati e si potrebbe peggiorare la situazione, ma i tre erano stati sbalzati all'esterno dell'auto e per un bimbo di pochi mesi l'ipotermia è il rischio maggiore. Quindi tenerlo al caldo è stato corretto". Ha poi aggiunto: "Sapevamo già che c'era un neonato coinvolto, così sono subito andato a prenderlo e l'ho portato in ambulanza". Purtroppo ha riportato alcune ferite al volto, ma non è in pericolo di vita.

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