Il sindaco Sala: “Invito i milanesi a stare in casa, non guido alcuna rivolta contro il Dpcm”
Il sindaco di Milano, Beppe Sala, nel primo giorno di lockdown della sua città, come per il resto della Lombardia, invita i cittadini a restare il "più possibile in casa e ognuno a fare la propria parte". Nel video postato oggi venerdì 6 novembre sulla sua pagina Facebook Sala spiega che il "contributo che la nostra comunità può dare in questi momenti è quello di stare unita e di fare la sua parte affinché la crisi pandemica, che sta diventando anche una crisi sociale ed economica, sia il più possibile abbreviata".
Sala: Non guido nessuna rivolta dei sindaci contro il Dpcm
Poi Sala smentisce una fake news. Dopo la decisione del governo di fare Lombardia zona rossa, alcuni sindaci di capoluoghi di provincia hanno chiesto dati e chiarimenti al ministro della Salute Roberto Speranza e al governatore lombardo Attilio Fontana chiedono di considerare l'ipotesi di valutare le singole province e trasformare quelle meno colpite dal Covid, arancioni o gialle. Città che secondo alcuni sindaci sono ben lontane dall'emergenza che sta vivendo Milano, Monza, Varese e Lecco. Sulla fake news che vede il primo cittadino milanese a capo di questa "rivolta", Sala questa mattina tiene a precisare che "non sto guidando alcuna rivolta. Anzi, trovo troppo rischioso frazionare l'Italia fino alle singole province in gialle, arancioni o rosse, sulla base di un algoritmo complesso".
Sala: Le decisioni del governo devono essere rispettate
Ma soprattutto, "le decisioni del governo devono essere rispettate – aggiunge ancora Sala -. Da primo cittadino invito tutti i milanesi a stare a casa". Il sindaco chiede a Milano di ragionare da comunità perché solo con l'impegno di tutti si riuscirà a uscire anche da questa seconda ondata: "Dobbiamo cercare di stare uniti. Questo è il lavoro che noi dobbiamo fare".