Il sindaco leghista di Pavia nega il teatro comunale ai sindacati per il primo maggio: è polemica
Il comune di Pavia, guidato dal sindaco Fabrizio Fracassi, in quota Lega, ha deciso di negare la concessione di un teatro comunale alle tre principali organizzazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, che lo avevano chiesto per poter celebrare la Festa dei lavoratori il prossimo primo maggio. È subito scoppiata la polemica a causa di questo diniego.
Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto la possibilità di utilizzare il teatro Volta, nel rione Scala, alla periferia della città, per ospitare un dibattito sul tema del lavoro proprio nella giornata del primo maggio. Il Comune ha però negato la concessione, sostenendo che si tratti di "attività non identificabili con gli indirizzi sociali e culturali fatti propri dall’amministrazione comunale".
"Siamo rimasti perplessi, perché la festa dei lavoratori è una festività nazionale, che trova la propria rispondenza sull’articolo 1 della Costituzione", ha commentato al quotidiano locale La Provincia pavese Fabio Catalano della Cgil. "Ammetto che ci ha sorpreso. Tra l’altro, in questo momento stiamo cercando di rimettere il tema del lavoro al centro del dibattito pubblico, anche con riferimento alla sicurezza sui posti di lavoro", ha aggiunto Carlo Barbieri della Uil.
A causa di questo diniego del comune guidato dalla Lega, il rischio è che a Pavia non possano esserci celebrazioni per la Festa del primo maggio. "Purtroppo non vi sono strutture alternative", ha spiegato Catalano, che poi ha aggiunto: "A questo punto chiederemo un incontro all’amministrazione per comprendere le ragioni di questo diniego".
Ed è dello stesso avviso il suo collega della Uil, mentre Giovanni D’Antuono della Cisl si limita a dire: "A prima vista non si tratta di un bel gesto, però prima di esprimere un giudizio vorrei capire meglio quale sia la posizione dell’amministrazione comunale".