video suggerito
video suggerito

Il sindaco leghista di Martinengo nega la sala all’Anpi per proiettare il film su Bella Ciao: è polemica

La giunta comunale di Martinengo (Bergamo) ha negato all’Anpi la concessione della sala per la proiezione del docufilm su Bella Ciao. Per il sindaco Mario Seghezzi l’iniziativa avrebbe una “potenziale connotazione politica”.
A cura di Enrico Spaccini
107 CONDIVISIONI
La locandina del docufilm 'Bella Ciao. Song of Rebellion'
La locandina del docufilm ‘Bella Ciao. Song of Rebellion'

La giunta comunale di Martinengo, paese da 10mila abitanti della provincia di Bergamo, ha negato il patrocinio e la concessione di una sala consiliare per la proiezione del docufilm Bella Ciao. Song of Rebellion. Secondo il sindaco Mario Seghezzi e i membri dell'amministrazione, l'iniziativa culturale promossa dalla sezione Anpi di Martinengo avrebbe una "potenziale connotazione politica", si legge nel verbale della delibera del 19 luglio. "Non siamo sorpresi", hanno commentato Mauro Magistrati presidente Anpi provinciale di Bergamo e il suo omologo Ivano Diani per Martinengo. "ma sconcertati e indignati".

La delibera della giunta

L'associazione Anpi di Martinengo aveva organizzato per il prossimo 8 settembre la visione del docufilm Bella Ciao. Song of Rebellion. Si tratta di un lungometraggio che presenta la storia della canzone Bella Ciao raccontata attraverso più di 20 testimonianze inedite. Per questo evento culturale, Anpi aveva richiesto il patrocinio da parte del Comune e la concessione di una sala consiliare per la proiezione.

Con la delibera del 19 luglio, resa nota solo nei giorni scorsi, la giunta guidata da Mario Seghezzi ha respinto la richiesta. Secondo il sindaco, eletto con la lista della Lega, si tratterebbe di un'iniziativa che avrebbe una "potenziale connotazione politica" e che quindi, in qualche modo, impedirebbe "l'apprezzamento e il riconoscimento che il patrocinio assegna alle iniziative ritenute meritevoli".

"Grave responsabilità"

"Scegliere di divulgare le radici e la diffusione di Bella Ciao in Italia e nel mondo avrebbe voluto dire rimarcare i valori di libertà, uguaglianza e democrazia scaturiti dalla lotta di Liberazione e sfociati nella nostra Costituzione", hanno fatto sapere Magistrati e Diani, "spiace constatare che l’amministrazione comunale di Martinengo non si riconosca in questo impianto valoriale".

Anche l'associazione LiBERA Bergamo e il presidio LiBERA Bassa Bergamasca "Testimoni di giustizia" si sono schierati al fianco di Anpi ed esprimono "sdegno e incomprensione per la decisione assunta dalla giunta municipale". Secondo i rispettivi referenti, Francesco Breviario e Pasquale Busetti, l'amministrazione comunale "si è assunta la grave responsabilità di far perdere un'occasione di conoscenza per la popolazione di Martinengo e non solo".

La speranza rimane comunque quella che "la giunta comunale ritorni sui propri passi riconoscendo il patrocinio richiesto per l'iniziativa", dicono da LiBERA. Anche perché, sottolineano i referenti, "se si scambiano, deliberatamente, la cultura e la storia con la politica si manca a un principio, quello della conoscenza".

107 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views