Il sindaco Beppe Sala impone 19 gradi nelle case, ma in Comune ce ne sono 25
Picchi di 22 gradi, 23, addirittura 25 gradi. Questo il bilancio della prova temperatura a cui un inviato del programma tv Striscia La Notizia ha sottoposto alcune stanze di Palazzo Marino. E così nel mirino della trasmissione di Canale Cinque (ma soprattutto del conseguente tapiro d'oro) ci è finito il sindaco di Milano Beppe Sala, celebre per i suoi accorati appelli contro sprechi e consumi energetici: sua infatti, su indicazione del Ministero della Transizione ecologica, l'ordinanza di regolare a 19 gradi gli appartamenti privati e a 17 fabbriche, uffici e luoghi di lavoro (con al massimo un paio di gradi di tolleranza) su tutto il territorio comunale.
"È profondamente sbagliato, dobbiamo dare il buon esempio"
"Beppe Sala predica bene, ma, pare, razzola male: a Palazzo Marino infatti la temperatura registrata in alcuni ambienti supera i 25 gradi, in barba alle misure stabilite che hanno fissato a 19 gradi la temperatura massima degli ambienti riscaldati", l'accusa rivolta dal programma al primo cittadino. Che tempo fa dichiarava: "Invito tutti a un uso consapevole del riscaldamento".
"Se è così è profondamente sbagliato, perché dovremmo dare il buon esempio. Il problema va risolto. Farò una verifica e lavoreremo su questo", ha replicato ieri sera il primo cittadino di Milano davanti alle accuse di sprechi, dopo aver imposto sacrifici ai milanesi per tagliare il costo delle bollette. "Sono strutture molto vecchie e la regolazione non è semplice". Per poi precisare: "Nel mio ufficio sicuramente ho il riscaldamento spento, posso farle vedere la collezione di pullover che indosso".