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Il sindaco Beppe Sala dice che con la pandemia Milano è tornata indietro di cinque anni

Milano è tornata indietro di cinque anni. Questo quanto dichiarato dal suo sindaco Beppe Sala che durante un convegno ha affermato: “Siamo ritornati ai livelli di occupazione del 2014 anche nella grande Milano, come se fossero evaporati cinque anni di sviluppo successivi all’Expo”. Sala ha sottolineato che Milano non è la sola in questa situazione.
A cura di Filippo M. Capra
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"Siamo ritornati ai livelli di occupazione del 2014 anche nella grande Milano, come se fossero evaporati cinque anni di sviluppo successivi all'Expo, non siamo solo noi in queste condizioni, le città sono quelle che soffrono di più adesso". Così il sindaco di Milano Beppe Sala durante un intervento al convegno "A New European Bauhaus" promosso dalla Triennale.

Sala: Sintesi virtuosa solo attraverso visione di cambiamento

Il primo cittadino milanese ha poi aggiunto che "tutto ciò che creerà lavoro sano e più sostenibile sarà benedetto", prima di sottolineare che "c'è un falso mito che il modello di Milano è stato un modello di rincorsa, di crescita". Per Sala la città "è stato anche questo, ma è stato soprattutto un momento di grande forza della volontà di cambiamento. Solo attraverso una visione di cambiamento si può trovare una sintesi virtuosa – ha evidenziato -, che noi avevamo". Qualche tempo fa il sindaco di Milano aveva dichiarato che la città sarebbe tornata al suo massimo nel giro di due anni, con un graduale ritorno alla vita grazie anche ai vaccini.

L'allarma della Confcommercio: Consumi calati di 22 miliardi di euro

Già la Confcommercio, verso la fine del marzo scorso, aveva lanciato l'allarme a causa della grave crisi economica scatenata dalla pandemia da Covid-19. L'associazione aveva dichiarato che nel 2020 in Lombardia i consumi erano diminuiti di 22 miliardi di euro. Ciò veniva descritto come "un vero shock economico per le imprese che non possono sopportare ancora a lungo chiusure non accompagnate da adeguati indennizzi. Abbiamo di fronte tre emergenze: vaccini, sostegni e riaperture".

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