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Il robot da Vinci Xi all’ospedale di Lecco: “Un salto di qualità nella chirurgia”

L’ospedale di Lecco, già centro di eccellenza per la chirurgia robotica, ha acquistato il nuovo sistema Vinci Xi, una piattaforma di ultima generazione che assicura precisione e dell’efficacia in sala operatoria. Lo comunica l’ospedale A.Manzoni, spiegando che si tratta di “un valore aggiunto imprescindibile” per la struttura.
A cura di Simone Gorla
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L’ospedale di Lecco ha acquistato il nuovo sistema Vinci Xi, una piattaforma robotica di ultima generazione, emblema della precisione e dell’efficacia in sala operatoria. Per l'ospedale, si legge in una nota dell'Asst, si tratta di "un traguardo importante: dieci anni di chirurgia robotica che accreditano il centro come punto di riferimento di eccellenza per tutto il territorio".

I sistemi robotici in sala operatoria rappresentano una delle grandi innovazioni della medicina contemporanea. Il chirurgo, seduto alla console, guida i bracci robotici tramite manipoli che riescono ad azzerare il tremore fisiologico della mano assicurando al gesto operatorio una precisione e una fermezza estreme. La visione del piano operatorio migliora, con una risoluzione dei dettagli aumentata di 10 volte, ed è resa tridimensionale. A tutto questo si affianca una libertà di movimento su sette assi e con una rotazione di 540 gradi.

“Credo nell’innovazione tecnologica a garanzia di cure sempre migliori – dichiara Paolo Favini, direttore generale dell’ospedale A. Manzoni – Poter disporre dell’ultimo modello del robot da Vinci è per la nostra struttura un valore aggiunto imprescindibile che ci permette oggi di rispondere alle esigenze di un territorio ampio e di configurarci come centro di riferimento per tutte quelle strutture che non sono dotate di questo sistema, riferimento per i loro specialisti e per i loro pazienti”.

Il percorso decennale di chirurgia robotica del centro ospedaliero lecchese lo posiziona oggi tra le prime tre strutture italiane per volume di procedure robotiche ginecologiche, a fianco di grandi centri ospedalieri come il Policlinico Gemelli di Roma e l’Ospedale Cisanello di Pisa. "Durante questi dieci anni – spiega Antonio Pellegrino, Primario della Divisione di Ginecologia e Ostetricia – abbiamo fatto un percorso straordinario, raggiunto risultati ottimi e offerto un’opzione di cura mininvasiva eccellente a tante nostre pazienti".

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