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Omicidio di Giulia Tramontano

Il ricordo di Chiara Tramontano per la sorella Giulia: “Sono tre mesi che ti cerco”

“Sono tre mesi senza te”, è il ricordo di Chiara, sorella di Giulia Tramontano. “Ti cerco sul volto dei neonati, nelle giovani donne gravide, nei capelli biondi delle altre ragazze”. Nelle ultime ore la rivelazione delle nuove ricerche che Alessandro Impagnatiello avrebbe fatto sul web su come “avvelenare una donna incinta”
A cura di Francesca Del Boca
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Sono passati ben tre mesi da quel 27 maggio 2023, data della morte di Giulia Tramontano: nelle ore a cavallo della notte il fidanzato Alessandro Impagnatiello ha ucciso con 37 coltellate la trentenne, incinta al settimo mese, per tentare poi di dare fuoco ai suoi resti tra la vasca da bagno di casa e il garage.

Ma la sorella minore di Giulia, Chiara Tramontano, ancora non si rassegna. Il dolore è sempre lo stesso. "Sono tre mesi senza te", è il pensiero che affida adesso ai social. "Tre mesi che che ti cerco sul volto dei bimbi appena nati, nelle giovani donne gravide, nei capelli biondi delle altre ragazze, nel silenzio di questa casa, nel frastuono dei miei pensieri, nei tulipani colorati e nei miei giorni grigi in cui cerco affannosamente te, perdendo me", la sua dedica alla sorella scomparsa.

Il dolore di Chiara per l'omicidio della sorella Giulia

Non è la prima volta, del resto, che Chiara Tramontano si espone pubblicamente, condividendo con i suoi tantissimi seguaci foto dell'infanzia, ricordi di famiglia insieme a Giulia e parole di sofferenza. "La nostra famiglia resterà sempre unita", il suo commento a pochi giorni dal delitto. "Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali".

Sì, perché Chiara ha svolto un ruolo predominante nelle ricerche di Giulia Tramontano, scomparsa sabato 27 maggio: era arrivata a Senago da Genova già il giorno dopo la scomparsa, insieme al resto della famiglia che si era spostata invece da Sant'Antimo, in provincia di Napoli. Per lanciare fin da subito diversi appelli tramite i social, e cercare personalmente la sorella nelle zone circostanti all'abitazione.

Il piano di Alessandro Impagnatiello per uccidere Giulia Tramontano

È notizia delle ultime ore, intanto, che l'aggravante della premeditazione (su cui gli inquirenti insistono fin dai primi momenti) sia ormai più che confermata. A inchiodare il barman di Senago, che ha sempre sostenuto di aver agito d'impulso, sarebbe una ricerca sul web, risalente allo scorso inverno, su come "avvelenare un feto" e "come uccidere una donna incinta con il veleno".

Lo stesso veleno per topi ritrovato dalla Scientifica in un armadietto della cucina, all'interno dell'appartamento di via Novella che i due giovani condividevano da tempo. Circostanza che sarebbe stata confermata anche da alcuni messaggi inviati dalla stessa Giulia alla famiglia nei primissimi mesi di gravidanza, in cui spiegava di non essersi sentita bene dopo aver ingerito una bevanda calda casalinga.

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Le bugie e il tradimento di Alessandro Impagnatiello

Un vero e proprio piano criminale, insomma, è quello che si delinea dal lavoro di chi indaga. Maturato all'interno di un contesto di coppia ormai logoro, fatto di tradimenti e bugie da parte di Alessandro Impagnatiello: tra tutte, la relazione parallela con una collega di lavoro, rimasta incinta mesi prima dell'omicidio.

"Non sono felice con te, vorrei ritrovare la mia tranquillità. Basta", scriveva Giulia al fidanzato due giorni prima di essere uccisa. "Non voglio più stare al fianco della persona sbagliata, accetta la mia decisione. Non voglio più che tu sia il mio compagno". E lui, nonostante con l'altra donna neghi non solo la relazione con Giulia ma anche la paternità del bambino che porta in grembo, si oppone con tutte le forze. "Ma che madre sei?", digita una volta. "Veramente vuoi che ci dividiamo ancora prima che nasca un bambino?".

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Giulia voleva andare via di casa

Lei è irremovibile: ormai ha sofferto troppo. "Il vaso si è rotto. Non ho più fiducia in te, e non ne avrò mai", risponde Giulia. Il suo proposito di lasciare il fidanzato è forte e chiaro, come aveva raccontato proprio la stessa sorella, Chiara. "Giulia aveva anche pensato di abortire, quando aveva scoperto di essere rimasta incinta", le sue parole. "Era tornata a Napoli dicendo di voler trovare un'altra soluzione, o di rimanere dai genitori. Giulia voleva andare via di casa".

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