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Il racconto della donna trans aggredita alla stazione di Pavia: “Hanno cercato di strozzarmi”

Noemi, la donna trans aggredita ieri alla stazione di Pavia, racconta la sua storia. “Un uomo ha aperto la portiera della mia macchina per tirarmi dei pugni, poi mi ha messo le mani al collo. Anche suo figlio continuava a lanciarmi insulti omofobi”
A cura di Francesca Del Boca
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Foto da Coming-Aut LGBTI+ Community Center (Facebook)
Foto da Coming-Aut LGBTI+ Community Center (Facebook)

"È sceso dalla sua auto e si è scaraventato contro di me, mi urlava fr***o, ti ammazzo, ric****e handicappato, ti ammazzo". Sono le parole di Noemi, la donna trans di 38 anni che ieri è stata aggredita da uno sconosciuto alla stazione di Pavia, già teatro in passato di una analoga vicenda di omofobia.

Oggi racconta la sua storia. Che inizia quando Noemi si reca alla stazione di Pavia per accompagnare la fidanzata a prendere il treno. Salutata la compagna, Noemi ha riprende la macchina per tornare a casa. Ma non riesce a uscire dal parcheggio per colpa di un'altra auto, parcheggiata in divieto di sosta. "Quando gli ho fatto notare che il suo posteggio ostruiva il passaggio, l’uomo è sceso dalla sua auto e si è scaraventato contro di me", spiega la 38enne.

"Mi ha urlato fr***o, ti ammazzo, ric****e handicappato, ti ammazzo, e ha aperto la portiera della mia macchina per tirarmi dei pugni. Ho reagito cercando di chiudere la portiera, domandandogli il perché di quella aggressione. A quel punto, l’uomo ha riaperto la portiera con una tale violenza che ha sradicato la maniglia e mi ha preso per il braccio, procurandomi lividi evidenti", continua il racconto.

"Ha continuato a insultarmi, supportato nell’aggressione verbale da un ragazzo, forse suo figlio, che nel frattempo l’aveva raggiunto presso la Bmw. Con la mia auto, mi sono spostata un poco più avanti per chiamare la polizia. Ma l’uomo mi ha raggiunta, continuando a gridare gli stessi insulti, e mi ha presa per il collo, anche in questo caso lasciandomi dei segni evidenti di violenza".

Un'aggressione brutale e senza senso. Sedata solo dall'intervento di un uomo di passaggio. "Cercavo di tenerlo a distanza e di dissuaderlo dal continuare quando un uomo, che stava stazionando nel parchetto adiacente, si è avvicinato per cercare di calmarlo. L’aggressore, a quel punto, è risalito in macchina ed è ripartito”. Noemi, dopo le cure ricevute al Policlinico San Matteo di Pavia, sporgerà adesso denuncia. "Fortunatamente ho filmato la targa".

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