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Il primo luglio Papa Francesco deciderà la data della canonizzazione di Carlo Acutis

Il primo luglio 2024 Papa Francesco presiederà un Concistoro Ordinario pubblico per decidere la data della canonizzazione del giovane beato. Carlo Acutis, morto nel 2006 a soli 15 anni, è stato proclamato beato nel 2020.
A cura di Francesca Del Boca
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Diventerà presto santo il beato Carlo Acutis, 15enne morto nel 2006 a seguito di una leucemia fulminante. E tra poco sarà anche possibile sapere quando. Il primo luglio 2024 Papa Francesco presiederà infatti un Concistoro Ordinario pubblico per il voto su alcune cause di canonizzazione, tra cui quella di Carlo Acutis: proprio in occasione di quell’incontro sarà decisa la data della consacrazione del giovane religioso, proclamato beato nel 2020. Il corpo di Carlo riposa all'interno del Santuario della Spogliazione ad Assisi, meta di molti pellegrini e di tantissimi devoti del "patrono di Internet".

Il miracolo riconosciuto che porterà alla proclamazione della santità di Carlo Acutis, in quanto ritenuto fatto inspiegabile e avvenuto per la sua intercessione, riguarda la guarigione di una giovane studentessa del Costa Rica, operata per un trauma cranico dovuto a un incidente e uscita dal coma grazie all'intercessione del beato a lungo invocato dalla mamma.

Carlo Acutis, milanese, era nato nel maggio del 1991. Devotissimo alla Madonna, recitava il rosario e partecipava alla messa tutti i giorni, mentre utilizzava il web per evangelizzare e fare volontariato. "Amava pregare ma era modernissimo", aveva raccontato la madre Antonia a Fanpage.it. "Nel suo piccolo ha fatto tanto, per amore di Dio e del prossimo". Impegnatissimo nel sociale, era portatore di una profonda fede, anche a dispetto della sofferenza procurategli dalla malattia che lo portò rapidamente alla morte.

Nel 2006, all'età di 15 anni, Carlo Acutis viene infatti colpito improvvisamente da una leucemia mieloide acuta M3, la forma più aggressiva: muore in soli tre giorni il 12 ottobre, presso l'ospedale San Gerardo di Monza. Prima di chiudere gli occhi per sempre aveva dichiarato di voler offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa, promettendo alla famiglia che avrebbe dato molti segni della sua presenza. Uno su tutti, il miracolo che gli ha aperto le porte della santità.

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