Il presidente nega l’intervento all’opposizione e si sfiora la rissa al Consiglio regionale in Lombardia

Durante la seduta di oggi del Consiglio regionale della Lombardia è scoppiata una lite fra maggioranza e opposizione. Alcuni consiglieri del Pd, supportati dai colleghi del M5S, hanno protestato contro la gestione dell’aula da parte del presidente Romani.
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È una vera e propria bagarre quella che è scoppiata nella mattina di oggi, mercoledì 26 luglio, nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia. Alcuni consiglieri dell'opposizione, in particolare il capogruppo del Partito democratico Pierfrancesco Majorino e i consiglieri Carmela Rozza e Pietro Bussolati, hanno protestato contro la gestione della seduta da parte del presidente Federico Romani di Fratelli d'Italia.

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Secondo quanto si apprende, la contestazione è nata dopo che la presidenza ha impedito l'intervento della consigliera Rozza che si era prenotata per intervenire sull'ordine dei lavori durante la giornata. Nel video si vede che il capogruppo del Movimento 5 Stelle Nicola Di Marco ha solidarizzato con la protesta dei consiglieri del Pd. Alla fine il presidente Romani ha interrotto la seduta.

La consigliera regionale Carmela Rozza, contatta da Fanpage.it, ha spiegato che si tratta di una "grave questione di rispetto dell'opposizione. La maggioranza non vuole entrare nel merito delle questioni e quindi ci impedisce di parlare. Se una consigliera chiede di intervenire è buona norma almeno chiederle perché e di cosa vuole parlare e poi valutare di darle parola. Qui non avviene neanche questo".

"La maggioranza – aggiunge a Fanpage.it il consigliere Pietro Bussolati – si arrocca e non concede nessuna riflessione sui contenuti, non vuole trattare con la minoranza un miglioramento degli interventi sulla sanità e sul cambiamento climatico, che per noi sono due priorità insieme a quelle delle imprese, delle case e dei trasporti. Abbiamo presentato diversi ordini del giorno in merito ma la presidenza ci costringe a un ostruzionismo, peraltro con una gestione imbarazzante dell'Aula da parte di Federico Romani, che toglie e comprime le libertà e i diritti dei consiglieri di minoranza". "Purtroppo stiamo assistendo a una volontà di repressione", conclude Bussolati.

Anche Onorio Rosati, Consigliere Regionale di Alleanza Verdi Sinistra, è intervenuto in solidarietà dei colleghi: "Si stanno introducendo meccanismi in maniera surrettizia, senza coinvolgere la minoranza, per tagliare gli emendamenti dell'opposizione e ridurre gli spazi politici di dialettica all'interno di un istituzione democratica come il Consiglio Regionale. Non c'è nessuna convergenza. Solo una totale chiusura da parte della giunta e della maggioranza".

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