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Il Pio Albergo Trivulzio sospende le visite dei parenti ai famigliari ricoverati: “Dati preoccupanti”

Stop temporaneo alle visite dei parenti per tutti i ricoverati nelle Rsa del Trivulzio. Lo ha deciso la struttura in virtù dell’aumento dei contagi che sta preoccupando l’Italia. L’obiettivo è quello di tutelare tutti, pazienti e sanitari.
A cura di Filippo M. Capra
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Stop alle visite in presenza. Il Pio Albergo Trivulzio, azienda di servizi alla persona travolta dalla prima ondata del contagio da Covid-29 nella primavera del 2020, ha deciso di sospendere momentaneamente le visite ai parenti dei pazienti ospitati nelle sue Rsa. Come spiegato dalla responsabile del programma di vaccinazione della struttura, Barbara Caimi, non ci saranno deroghe nemmeno per le festività natalizie.

Il Trivulzio sospende le visite dei parenti ai ricoverati

Con una nota, il Pat ha fatto sapere che le visite saranno organizzate da remoto "intensificando la possibilità di effettuare videochiamate, alle quali possono partecipare più di un parente così da garantire il contatto diretto con i propri cari". La dottoressa Caimi ha aggiunto che la decisione è stata presa poiché, con "i dati in costante aumento", il solo green pass non è sufficiente a garantire la tutela degli ospiti e degli operatori sanitari. Per questo motivo per accedere alla struttura è obbligatorio esibire anche l'esito negativo di un tampone. La decisione è stata presa di comune accordo dal comitato scientifico interno "composto dal professore Fabrizio Pregliasco e la professoressa Claudia Balotta".

"Lo scopo è tutelare tutti"

Con loro, ha aggiunto Barbara Caimi, "si è valutato al momento di aumentare sempre di più le videochiamate e di sospendere temporaneamente l'ingresso ai familiari allo scopo di tutelare tutti". Il Pio Albergo Trivulzio ha infine assicura di star "mantenendo in costante monitoraggio la curva epidemica al fine di valutare, previo parere del comitato, la riapertura il più presto possibile".

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