Il Partito Democratico appoggia Marco Cappato per il seggio di Berlusconi a Monza
Dopo settimane di silenzio, arriva l'annuncio ormai inaspettato. Il Partito Democratico appoggerà la candidatura spontanea di Marco Cappato, già sostenuto da Europa Verde, Sinistra Italiana, Azione, Socialisti e Radicali italiani, per la corsa al seggio parlamentare che fu di Silvio Berlusconi.
La dichiarazione ufficiale, in vista delle elezioni del collegio uninominale Lombardia 06 di Monza e Brianza previste per il 22 e 23 ottobre 2023, è di Igor Taruffi, responsabile dell’organizzazione del Pd: "Il Partito Democratico, specie in elezioni con un sistema elettorale maggioritario che premia chi ottiene anche e solo un voto in più, ha ritenuto privilegiare l'alleanza più larga possibile tra le forze che si oppongono alla destra". Centrodestra, in questo caso, rappresentato dal temibilissimo avversario Adriano Galliani, fedelissimo del Cavaliere e soprattutto amministratore delegato della squadra di calcio cittadina, recentemente promossa in Serie A.
"Per questo, anche se avremmo potuto presentare autorevoli candidature espressione del Pd locale, abbiamo ritenuto non frammentare lo schieramento che si oppone alla destra ed appoggiare la candidatura di Marco Cappato". Una scelta sicuramente arrivata al fotofinish dopo numerosi appelli di Cappato al partito di Elly Schlein, sempre caduti nel vuoto. Frutto di un mancato accordo interno, che ha portato a un ritardo ormai irrecuperabile per esprimere un nome di partito? Chissà. Del resto, solo un mese fa il senatore dem Alessandro Alfieri dichiarava: "Non servono fughe in avanti, serve ragionare insieme per trovare il profilo migliore che sia in grado di battere la destra e provare a vincere".
Insomma, quel che è certo è che, non a caso, la notizia sia giunta quasi come un fulmine a ciel sereno anche per il diretto interessato. "Pare che il Partito Democratico non intenda essere rappresentato dalla mia storia e dalle mie battaglie. Saremmo invece ancora in tempo per unire le forze", aveva fatto sapere giusto ieri, deluso, attraverso un post Instagram. "La mobilitazione per portare comunque quelle battaglie in Parlamento con la mia candidatura prosegue". A sorpresa, sotto il sigillo di un Partito Democratico inizialmente preso in contropiede. E sotto l'egida di una coalizione che riesce a tenere insieme Calenda, Bonino, Bonelli e Fratoianni.
E così, adesso, non resta che aspettare il Movimento 5 Stelle, a cui Cappato più volte si è rivolto per costruire un'alleanza a campo larghissimo di tutte le forze di opposizione. Dall'altra parte, però, ancora tutto tace. Non per molto, in teoria. È fissata per domenica 17 settembre la scadenza per la presentazione delle candidature, e il tempo stringe. Ma restano ancora dei nodi da sciogliere: il presidente dei pentastellati Giuseppe Conte, secondo i bene informati, sul nome di Marco Cappato sarebbe molto freddo. L'endorsment del Pd potrà cambiare le carte in tavola?