Il papà di Yana Malayko dopo il ritrovamento del corpo: “Dumitru pagherà il prezzo più alto”
"Lui pagherà il prezzo più alto possibile". Ne è certo Oleksandr Malayko, il papà di Yana la ragazza uccisa dal suo ex fidanzato la sera di giovedì 19 gennaio e cui cadavere è stato ritrovato solo ieri, 12 giorni dopo. Lo stesso ex fidanzato che due giorni dopo la scomparsa della 23enne ucraina è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere, e con un nome che Oleksandr non pronuncia. Dopo giorni di ricerche, Yana è stata trovata in un sacco nascosto in un fosso nelle campagne di Castiglione delle Stiviere, sotto una catasta di legna. "Vorrei ringraziare tutti quelli che mi hanno dato una mano, ho fiducia nella giustizia italiana", assicura Oleksandr ribadendo: "Io e mia figlia morta chiediamo giustizia".
La trappola di Dumitru
Secondo la ricostruzione fatta nei giorni scorsi dagli investigatori, la sera del 19 gennaio Dumitru Stratan era riuscito ad attirare la sua ex fidanzata in una trappola. Le aveva mandato dei messaggi dicendo che il cane, che avevano preso quando ancora stavano insieme, stava male e che voleva portarglielo per affidarlo alle sue cure.
Yana, che era insieme al suo nuovo fidanzato Andrej, avrebbe quindi accettato di incontrarlo nell'appartamento della sorella di lui, Cristina, sopra al bar Event Coffee dove lavorava. La 23enne ucraina era stata ospitata là dopo aver interrotto la relazione con Dumitru. E in quell'abitazione avrebbe trovato di nuovo il 33enne moldavo, senza il cane.
L'occultamento del corpo di Yana
In quelle ore, sostengono gli inquirenti, Dumitru uccide Yana. Il sangue è dappertutto, come ha raccontato la sorella Cristina, ma la ragazza è già lontana. Il suo ex fidanzato l'avrebbe, infatti, infilata in un sacco che ha poi caricato nella sua auto (ripreso dalle telecamere).
Da quel momento inizia una serie di tentativi di depistaggio, l'auto si impantana, interviene un agricoltore ad aiutarlo, nasconde il corpo, abbandona la Mercedes. Infine, torna con l'autostop in quell'appartamento dove verrà poi arrestato poche ore più tardi. Ora Dumitru si trova in carcere a Mantova e non ha mai parlato.