Il papà di Valentina, uccisa con 59 coltellate dal compagno: “Non provo odio, provo pena per lui”
"Accettiamo la sentenza. Provo pena per Marco, non provo odio": è quanto ha detto il padre di Valentina Di Mauro, la donna di 33 anni che è stata uccisa con 59 coltellate dal compagno Marco Campanaro. Il 38enne è stato condannato ieri, mercoledì 17 maggio, a 22 anni di carcere più tre anni di permanenza in una casa di cura dalla Corte d'Assise di Como.
La Procura aveva chiesto 15 anni di carcere
Sono stati previsti inoltre quattrocentomila euro come primo risarcimento ai familiari. Il padre della donna ha spiegato di non provare odio perché "non mi ridarebbe comunque mia figlia". Di Mauro, originaria della provincia di Varese, lavorava come colf e badante e da due anni conviveva con il compagno.
La Procura aveva chiesto una condanna a quindici anni di reclusione: una pena che gli stessi legali hanno definito troppo leggera. La Corte ha poi deciso di condannarlo a 22 anni. Durante le indagini preliminari, al 38enne è stata riconosciuta una parziale incapacità di intendere e di volere, ma era stato ritenuto capace di stare in giudizio.
L'omicidio
Il femminicidio si è verificato nella serata del 23 luglio 2022 nella loro abitazione di Cadorago, che si trova in provincia di Como. I due avrebbero litigato perché l'uomo era ossessionato dalla gelosia e si sentiva perseguitato. I vicini hanno sentito le urla e chiamato i carabinieri: quando i militari sono arrivati, hanno trovato l'uomo sporco di sangue e la donna in bagno con accanto l'arma del delitto. Dalle indagini è stato possibile scoprire che la ragazza è stata prima aggredita in camera da letto, poi in cucina e infine in bagno.