Il papà di Giulia Tramontano: “Mia figlia cercava la verità, per questo è stata uccisa da Impagnatiello”
"Giulia è sempre andata alla ricerca della verità, per questo ha rischiato la propria vita e per questo alla fine è stata uccisa. Ma l'unica verità è che alla fine Giulia è, e sarà, per sempre, immensamente Giulia". Sono le parole di Franco Tramontano, intervenuto in occasione dell'inaugurazione di un centro antiviolenza a Sant'Antimo, paese alle porte di Napoli dove la figlia Giulia era nata e cresciuta prima di trasferirsi a Senago (Milano) con il compagno Alessandro Impagnatiello: il barman 31enne l'ha uccisa con 37 coltellate la sera dello scorso 27 maggio.
"Questo posto deve restare a memoria di una civiltà malata, affinché il sangue versato da tante Giulia non sia stato versato invano", le sue parole accanto alla moglie, ai microfoni di SkyTg24. Il centro antiviolenza del Comune di Sant'Antimo aprirà al pubblico martedì 21 maggio. "Così le vite spezzate di Giulia e Thiago non saranno dimenticate".
La 29enne, nel maggio del 2023, si trovava al settimo mese di gravidanza: in estate sarebbe nato il figlio Thiago. "In tutta questa storia terribile Giulia rappresenta quello che è la maternità. Una donna che lotta per il proprio bambino prima ancora di darlo alla luce". Dagli esami tossicologici sono emersi i tentativi di Alessandro Impagnatiello di avvelenare la fidanzata e il feto con veleno per topi e sostanze chimiche come l'ammoniaca nei mesi precedenti all'omicidio: le stesse sostanze ritrovate in casa e nello zainetto da lavoro del barman di Senago.