Il papà del dipendente ucciso al Carrefour di Assago: “L’ho adottato da piccolo, lo amavo”
"Ha cercato sempre di migliorare". Federico Ruggieri ricorda così suo figlio Luis Fernando, provando a descrivere il rapporto tra i due. Il 47enne lavorava come addetto alle vendite al Carrefour di Assago. Nel tardo pomeriggio del 27 ottobre, il milanese Andrea Tombolini lo ha accoltellato insieme ad altre 5 persone nel centro commerciale Milanofiori.
"L'ho adottato che era piccolino"
"Lui è boliviano", spiega ai microfoni del Tg1 tra le lacrime Ruggieri, "l'ho adottato che era piccolino". Da ragazzo aveva iniziato gli studi di Ingegneria informatica, prima di iniziare a lavorare per grandi aziende come magazzinieri, cassiere e addetto alla vendite.
Luis è stato colpito dal 46enne Tombolini che, come ricostruito dai militari, aveva preso un coltello da un espositore e aveva iniziato a correre tra gli scaffali del supermercato. Durante quei momenti di follia, ha ferito cinque persone, tra cui Pablo Marì difensore del Monza, e ucciso Luis.
Il Carrefour di Assago
Quel giorno, quel giovedì 27 ottobre, si trovava alla cassa del Carrefour di Assago perché doveva sostituire un collega. Lui ci lavorava da tre anni in quel supermercato. "Rifornisco il reparto di scatolame, drogheria, grocery, profumeria", aveva scritto sul suo profilo LinkedIn.
Nel suo breve racconto, Federico Ruggieri racconta di averlo "amato sempre" e che "lui mi voleva un bene dell'anima". Tra i numerosi messaggi di cordoglio che gli sono arrivati nelle scorse ore, anche quello del Ceo di Carrefour Italia, Christophe Rabatel. "Ci stringiamo attorno alla sua famiglia", ha fatto sapere, "con cui siamo in contatto per esprimere il nostro cordoglio".