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Il panettone arriva a costare fino a 200 euro, ma i milanesi non rinunciano: “Senza non è Natale”

Aumentano dell’8 per cento i prezzi dei panettoni artigianali per questo Natale, variazione dovuta alla crescita dei costi delle materie prime. Ma gli italiani non rinunciano al dolce natalizio per eccellenza. Fanpage.it è stata nelle storiche pasticcerie di Milano, patria del panettone, a parlare con chi lo fa e chi lo mangia.
A cura di Chiara Daffini
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Una storica pubblicità diceva che "Il Natale quando arriva arriva". Lo affermava Renato Pozzetto addentando una fetta di panettone.

Ora il Natale è davvero quasi arrivato, anche se quest'anno appesantito da caro energia e inflazione, tanto da far lievitare, insieme al dolce natalizio per eccellenza, anche il suo prezzo.

Secondo l'osservatorio nazionale di Federconsumatori in questo 2022 i panettoni costano l'8 per cento in più rispetto a un anno fa. con un prezzo medio per gli artigianali stimato attorno ai 38 euro al chilo.

Aumenti inevitabili, ma contenuti

"Le faccio vedere la fattura", dice Pasquale Di Liddo, proprietario del Forno di via Commenda. "È aumentato tutto: dalla farina, al lievito, alle uova e il burro. Mia moglie ieri è andata a prendere il materiale per il confezionamento e per ogni panettone spendiamo 9 euro più Iva".

"A questo – continua Di Liddo – dobbiamo aggiungere il costo dell'energia: per cuocere un panettone di un chilo ci vogliono almeno 50-55 minuti di cottura. Il tutto al netto della mano d'opera".

Il trend è confermato da Laura Cucchi, a capo della pasticceria Cucchi, tra le più longeve e famose di Milano: "È vero, i costi per noi produttori artigianali sono aumentati anche del 50-60 per cento, ma, almeno per quanto ci riguarda, abbiamo deciso di non rifletterli interamente sul prezzo al consumatore".

"Infatti – continua Cucchi – il ritocco quest'anno è stato davvero minimo, ma va da sé che un panettone artigianale richieda ingredienti di ottima qualità, per cui non è possibile stare sotto un certo prezzo".

La pensa così anche Dario Gariboldi, della pasticceria "Le tre gazzelle", a due passi dal Duomo. "Per noi – dice a Fanpage.it – in generale l'aumento dei costi è stato del 25-30 per cento e abbiamo sopperito aumentando del 10-15 per cento il prezzo finale, non era possibile fare diversamente".

Il classico panettone, al di là degli aumenti di prezzo, resta un prodotto irrinunciabile
Il classico panettone, al di là degli aumenti di prezzo, resta un prodotto irrinunciabile

Panettone a 200 euro? No, grazie

Non mancano però casi in cui il dolce dalle umili origini viene trasformato in gioiello, con cifre, per i panettoni griffati e decorati, che possono superare i 200 euro.

Passeggiando per le vie del centro di Milano, anche nel salotto della galleria Vittorio Emanuele II, dove hanno sede alcune delle pasticcerie più rinomate, il sentimento di cittadini e turisti è unanime: "No alle esagerazioni".

Qualcuno, a onor del vero, lo sfizio se lo toglierebbe anche, ma nessuno accetterebbe di spendere più di 60 euro per un panettone. "In questo periodo di crisi – dicono i più – acquistare un dolce a prezzi così elevati sarebbe uno schiaffo alla miseria, anche per chi se lo può permettere".

Certo è che nessuno, ma proprio nessuno, ha intenzione di rinunciare al panettone: "Semmai – il verbo comune – risparmieremo su altro, perché senza panettone non è Natale".

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