Il padre picchia la madre e la minaccia con il coltello, bimba di 8 anni chiama i carabinieri e la salva
Durante la notte fra domenica 15 e lunedì 16 settembre, a Dongo, in provincia di Como, una bambina di appena otto anni ha chiamato il 112 per chiedere aiuto: il padre, visibilmente ubriaco, stava minacciando con un coltello la madre, dopo aver picchiata per lungo tempo. La piccola è però riuscita a chiudersi in camera, prendere il cellulare e chiamare i soccorsi. I carabinieri, arrivati sul posto, hanno dovuto sfondare la porta per poter entrare e arrestare il marito violento.
Era piena notte quando alla centrale operativa dei carabinieri è arrivata una telefonata: dall'altra parte della cornetta una bambina che chiedeva aiuto. Il padre, un uomo di 38 anni di origini nigeriane, stava aggredendo sua madre. Secondo il racconto, l'uomo, in evidente stato di ebrezza, era tornato a casa e aveva iniziato a percuotere la donna davanti alle figlie. Poi, non pago, avevo impugnato un coltello da cucina e minacciava la donna di colpirla.
Fortunatamente una delle figlie, nonostante abbia soltanto otto anni, è riuscita a nascondersi in camera sua, chiudere la porta in modo da non essere sentita e chiamare il 112. Immediatamente sono arrivati sul posto i militari della compagnia di Bellagio, in provincia di Como. Dapprima hanno tentato di farsi aprire la porta, poi – viste le resistenze dell'uomo – l'hanno sfondata. E da lì è iniziata una lunga trattativa con l'aggressore affinché liberasse la donna senza farle correre alcun rischio.
Il trentottenne è stato arrestato e recluso nel carcere del Bassone, in attesa che il Giudice per le indagini preliminari convalidi l'arresto in attesa del processo per maltrattamenti in famiglia. La moglie è invece stata ricoverata d'urgenza in ospedale e da qui è riuscita a raccontare i tanti anni di continue vessazione a cui è stata sottoposta. Tutti elementi che renderanno ancora più grave la posizione dell'indagato.