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Strage di Paderno Dugnano

Il padre è stato ucciso mentre cercava di salvare il figlio 12enne: la dinamica della strage di Paderno Dugnano

Il 17enne ha prima ucciso il fratellino che dormiva in stanza con lui nella casa di Paderno Dugnano. Il 12enne forse è riuscito a gridare o almeno a far svegliare i genitori che sono corsi subito nella stanza dei figli e sono stati uccisi anche loro.
A cura di Giorgia Venturini
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Fabio Chiarioni ha provato a soccorrere il figlio di 12 anni, ha provato a salvargli la vita. Ma alla fine è stato colpito anche lui alla gola dall'altro figlio 17enne. Due giorni dopo la strage di Paderno Dugnano (Milano) emerge la ricostruzione dettagliata di quanto accaduto: la notte tra sabato e domenica il 17enne – ora in carcere al Beccaria e reo confesso – ha prima ucciso il fratellino che dormiva in stanza con lui. Il 12enne forse è riuscito a gridare o almeno a far svegliare i genitori che sono corsi subito nella stanza dei figli.

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A questo punto la madre Daniela Albano è stata subito colpita del figlio 17enne ed è caduta a terra. Infine l'arrestato si è scagliato sul padre che stava cercando di fare tutto per salvare la vita al figlio più piccolo ma è stato a sua volta accoltellato al collo e anche per lui purtroppo non c'è stato più nulla da fare. Dopo averli uccisi tutti, il 17enne ha chiamato il 112: quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato i tre corpi nella stanza dei ragazzi con molte coltellate. Quelle fatali – ma i dettagli verranno accertati dall'autopsia – soprattutto al collo.

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Durante la conferenza stampa dei carabinieri il tenente dei carabinieri di Paderno Dugnano ha precisato che il 17enne ha sempre tenuto con loro "un tono pacato ed è sempre stato lucido. Nessuno poteva immaginare una cosa simile. In ambito famigliare nulla era emerso". La famiglia infatti era appena tornata da una vacanza tutti insieme e il 17enne era tornato anche da alcuni giorni trascorsi con cugini e amici. Così il giovane ha motivato il suo gesto: "Non c’è un vero motivo per cui li ho uccisi. Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. Oppresso. Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio". Ha precisato anche che stava pensando da tempo questi omicidi.

Durante la conferenza è intervenuta anche la procuratrice facente funzioni della Procura dei minori di Milano Sabrina Ditaranto: "L'interrogatorio è iniziato subito con la sua confessione: non è stato interrogatorio in cui abbiamo dovuto scavare a fondo per fare emergere la verità. Il ragazzo era molto provato dall'attesa. Stava cominciando a rendersi conto della gravità di quanto commesso. Alla presenza del difensore ha immediatamente ritrattato la versione che aveva fornito e accusandosi autore di tutti e tre gli omicidi. Dal punto di vista giudiziario non abbiamo movente, di quello sociologico sono aperte le strade e le indagini".

L'omicidio si è verificato poche ore dopo il festeggiamento dei 51 anni del padre Fabio Chiarioni. E si sa che "i festeggiamenti sono momenti critici su chi sta soffrendo. Anche lui non si da una spiegazione logica e coerente. Parla di un suo malessere, di pensiero che aveva da qualche giorno".

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