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Il padre di Sharon Verzeni, uccisa a Terno d’Isola: “L’ultimo compleanno festeggiato insieme”

“Abbiamo fatto la festa di compleanno il primo sabato di luglio, perché lei faceva gli anni il 6. Eravamo andati tutti a casa sua”: è quanto ha raccontato il padre di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa con una serie di coltellate a Terno d’Isola (Bergamo).
A cura di Ilaria Quattrone
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"Abbiamo fatto la festa di compleanno il primo sabato di luglio, perché lei faceva gli anni il 6. Eravamo andati tutti a casa sua": a dirlo è Bruno Verzeni, padre di Sharon Verzeni che è stata uccisa il 30 luglio a Terno d'Isola (Bergamo). La 33enne, che lavorava in un bar a Brembate, è stata accoltellata in strada. È riuscita a chiamare il 112 prima di perdere i sensi. Nonostante la corsa in ospedale, la donna è morta qualche ora dopo. Sul caso indagano i carabinieri del Nucleo operativo di Bergamo e i colleghi della compagnia di Zogno. Al momento non si conosce l'identità dell'assassino e non è ancora stata trovata l'arma del delitto.

Si attendono i risultati dell'autopsia

Nella giornata di oggi, giovedì 1 agosto, si svolgerà l'autopsia che potrà fornire un quadro più preciso almeno sul numero delle coltellate e su quale abbia poi causato la morte. Sembrerebbe che la 33enne sia stata colpita alla spalle e che poi si sia girata ricevendo fendenti al torace e all'addome. La donna era uscita a fare una passeggiata, un'abitudine che aveva da diverso tempo sia per fuggire dal caldo estivo che per tenersi in forma.

"Usciva tardi per il caldo, molto spesso con il compagno e facevano sempre lo stesso giro, quattro passi per prendere un po' di fresco. Lei lo faceva anche per cercare di dimagrire, perché la dietologa le aveva detto di diminuire di peso", ha spiegato al quotidiano Il Corriere della Sera. Quella sera però il compagno è rimasto a casa a dormire perché stanco. A confermare le sue parole, ci sono le telecamere di sorveglianza di un'abitazione privata che hanno immortalato solo Sharon Verzeni uscire dall'appartamento: "Avevano cenato insieme, ma poi lui era stanco ed è andato a dormire. Non si è reso conto che Sharon fosse uscita. Deve avere portato fuori la spazzatura e deve essersi incamminata per fare una passeggiata. Poi io non so cosa sia accaduto. Mi dicono che quasi l'una quando è successo", ha precisato ancora Bruno Verzeni.

Sequestrato il cellulare e la casa dove viveva con il compagno

Per capire cosa possa essere successo, gli inquirenti hanno sequestrato sia il cellulare della donna che l'abitazione. Stanno inoltre cercando elementi tra la cerchia di amici, conoscenti, parenti e colleghi. Il padre però precisa che la figlia non sembrava avere preoccupazioni: "Al lavoro si trovava bene, era contenta. Adesso a metà agosto doveva partire per le vacanze, in una località sul mare Egeo, non ricordo il nome".

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