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Mattia Lucarelli e Federico Apolloni accusati di stupro

Il padre di Mattia Lucarelli, condannato a 3 anni per stupro: “Mio figlio come Enzo Tortora”

I calciatori Mattia Lucarelli e Federico Apolloni sono stati condannati a tre anni e sette mesi di reclusione con rito abbreviato perché accusati di aver violentato una ragazza di 22 anni a Milano. Dopo la notizia della condanna, il padre di Lucarelli ha pubblicato sui social una foto di Enzo Tortora.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nella giornata di ieri, mercoledì 12 giugno, i calciatori Mattia Lucarelli e Federico Apolloni sono stati condannati dal giudice per l'udienza preliminare Roberto Crepaldi a tre anni e sette mesi di reclusione con rito abbreviato perché accusati di aver violentato una ragazza di 22 anni a Milano. Altri tre ragazzi sono stati condannati a pene fino a due anni e cinque mesi perché accusati di essere stati presenti al momento dei fatti e consapevoli di quanto stava accadendo.

Alla notizia della condanna, il padre di Lucarelli ha pubblicato sui social una foto di Enzo Tortora. La didascalia ha solo punti sospensivi.

I fatti contestati sono avvenuti nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022. Il gruppo ha conosciuto la ragazza, cittadina americana, in una nota discoteca del capoluogo meneghino. L'hanno poi portata a casa di Mattia Lucarelli. Al momento della denuncia, la giovane ha raccontato di non ricordare cosa fosse successo. Di essere però sicura di aver detto almeno due volte di voler andare via e di non essere toccata.

Nei cellulari che i ragazzi hanno messo a disposizione è stato trovato un filmato in cui si vede un palpeggiamento. Lucarelli e Apolloni hanno sempre sostenuto di aver avuto un rapporto consensuale. I consulenti della Procura hanno spiegato che la giovane fosse in uno stato di ubriachezza da renderla incosciente e non in grado di esprimere consenso. Di parere opposto invece i consulenti della difesa dei ragazzi che invece sostengono che avesse un tasso lontano dall'ubriachezza. 

Il giudice ha condannato il gruppo e ha riconosciuto un acconto di cinquantamila euro sui danni in sede civile. Dopo la notizia della condanna, Mattia Lucarelli ha scritto sui social: "Lo scoglio più grande. Sapevamo sarebbe stato il clamore mediatico, combattere non con i fatti ma con un momento storico e la pressione dei media che vogliono la nostra testa, fermandosi a titoli sensazionali per attirare l'attenzione. Che sia una batosta è chiaro. Che le cose spesso non vadano come dovrebbero, lo sappiamo tutti. È la vita". 

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