Il nuovo assessore alla Casa di Milano ammette: “Il mercato è impazzito, così perderemo i lavoratori”
Già fa parlare Guido Bardelli, nuovo assessore alla Casa arrivato al posto di Pierfrancesco Maran (che ha lasciato Palazzo Marino per il Parlamento europeo). "Questo mercato abitativo è impazzito, dobbiamo affiancarne un altro tipo", ha già dichiarato, alla sua prima uscita pubblica nel corso di un evento organizzato dalla Cgil incentrato sul tema abitativo. "Il rischio è quello di creare una città esclusiva".
"Una sfida di questo genere non può avvenire se non sotto una forte regia pubblica. Su altri tipi di edilizia sociale, che io difendo e ho difeso perché me ne sono occupato, ritenevo che il privato, a determinate condizioni come ad esempio lo sconto sugli oneri, potesse farcela da solo. Ma questa cosa non è più possibile", le parole di Bardelli alla platea. "La regia pubblica ci può essere e c'è un Comune che ha comunque la possibilità e la competenza per poterlo fare. La partnership pubblico-privato c'è perché c'è un privato sociale a Milano che è molto forte, che non è tipico di tutte le realtà italiane e questa è una grande speranza perché questa è una sfida che riguarda tutta la città ed è una sfida che riguarda tutti i corpi intermedi".
Se non si attuano strumenti di argine, per Bardelli, le conseguenze possono infatti essere "drammatiche", con "gentrificazione e il rischio di perdere in tempi brevissimi un'intera fascia della popolazione indispensabile. Così creiamo una città esclusiva, una città che impazzisce, dove i giovani crescono senza vedere persone di diverse estrazioni". E ancora. "Sarà complicato, ma spero di essere valutato severamente per quello che farò più per quello che si dice, e posso garantirvi che sto veramente impegnandomi molto e sto trovando molte persone, molti compagni di viaggio, con cui affrontare questo tema che mi sembra drammatico, ma nel contempo veramente affascinante, per lasciare qualcosa a questa città".