Il nonno di Eitan agli arresti domiciliari, l’avvocato: “Gli hanno chiesto di non lasciare il Paese”
"Non mi risulta che sia agli arresti domiciliari, ma solo trattenuto dalle autorità israeliane. Al momento gli hanno chiesto di non lasciare il Paese. Non so se questa richiesta in Israele valga come misura cautelare": a dirlo a Fanpage.it è l'avvocato Paolo Sevesi, legale di Shmuel Peleg, il nonno materno di Eitan, il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. Ieri infatti è giunta la notizia degli arresti domiciliari da parte delle autorità israeliane. L'uomo è accusato di sequestro di persona aggravata dopo che sabato scorso, con la scusa di far visita al nipote, lo ha portato in Svizzera, lo ha fatto imbarcare su un volo privato e lo ha riportato in Israele.
L'uomo avrebbe risposto a tutte le domande
La decisione dell'arresto, in ogni caso, come spiegato dal difensore a Fanpage.it, non è conseguenza di un mandato d'arresto italiano. Ieri Peleg è stato interrogato dall'unità speciale 433. La portavoce della famiglia Gadi Solomon ha spiegato che l'uomo ha collaborato con le autorità, rispondendo a tutte le domande. A commentare la notizia dell'arresto, è stato anche lo zio di Eitan che ha affermato: "L'arresto è un buon inizio, ora speriamo che il piccolo torni presto a casa". Il bambino si troverebbe nella casa del nonno, in un paese vicino a Tel Aviv.
Gli avvocati: Estromessi dagli atti civili dal 10 agosto
Relativamente al provvedimento di divieto di espatrio, il legale ha spiegato che non è mai stato ricevuto l'atto con il quale il giudice di Pavia aveva imposto il divieto per il bimbo se non accompagnato o autorizzato dalla tutrice legale e cioè la zia: "Non è mai stato notificato perché gli avvocati civili sono stati estromessi dagli atti dal 10 agosto – precisa ancora a Fanpage.it -. Non avremo potuto sapere quindi che c'era il divieto di espatrio. Sono stati estromessi da tutte le procedure tutelari. Non era possibile far nulla: depositare istanze, memorie o altro. Sono stati buttati fuori".