video suggerito
video suggerito

Il narcos che dal bilocale di Cernusco controlla il traffico di droga in Sud America: quintali di coca in barca a vela

La lunga inchiesta condotta dall’antidroga Goa della Guardia di Finanza e dalla Procura distrettuale Antimafia di Milano ha portato all’arresto di Natalino Grasso e al sequestro di un portafoglio di criptovalute del valore di mezzo milione di euro.
A cura di Francesca Del Boca
12 CONDIVISIONI
Immagine

È da un bilocale da 900 euro al mese a Cernusco sul Naviglio, tranquilla e verdeggiante provincia di Milano, che il 57enne Natalino Grasso orchestrava spedizioni intercontinentali di cocaina via mare.

Centinaia e centinaia di chili di droga trasportati dal Sud America in Italia attraverso un complesso sistema di velieri e barche a vela con consegna teleguidata da coordinate navali criptate trasmesse a capitani uruguaiani: un meccanismo mosso interamente dall'uomo, che avrebbe gestito 400 chili di cocaina sbarcati in Spagna dal veliero «Ventura» salpato dal Venezuela, come già in passato altri 600 chili trasbordati dalla Lazy Bones e addirittura una tonnellata di cocaina sequestrata invece appena un mese fa nelle acque della Martinica dalla polizia francese, a bordo di un altro veliero partito dalla venezuelana Isla Margarita.

La lunga inchiesta condotta dall'antidroga Goa del Gico della Guardia di Finanza e dalla Procura distrettuale Antimafia di Milano, come riportato da Corriere della Sera, ha così portato all'arresto di Grasso e al sequestro di un portafoglio di criptovalute del valore di quasi mezzo milione di euro ordinato dal pm milanese Rosario Ferracane con la procuratrice aggiunta Alessandra Dolci: una cifra "decriptata" con i codici (di oltre 40 numeri) ascoltati dagli inquirenti in mesi e mesi di intercettazioni domestiche.

Un narcotrafficante internazionale, sì, ma con mente da ragioniere. L'uomo, secondo quanto emerso, aveva infatti pianificato di costruire una vita agiata per sé e per la famiglia grazie a un investimento mensile di 4mila euro al mese per 30 anni ("In 10 anni tu sai quanto varrà il bitcoin, possono essere 3-4 milioni in più, lo so e non tocco nulla perché non si può vivere alla giornata: un domani alla bambina non deve mancare niente… potrà vivere tutta la vita con i bitcoin", le sue stesse parole, ascoltate dagli investigatori. "Nessuno guadagna così, un dottore sì ma deve pagare le tasse").

Ma non solo. Oltre alle criptovalute, Grasso avrebbe diversificato i suoi investimenti con conti sparsi tra Svizzera e Liechstestein, e nascosto denaro contante all'interno della sua barca a vela "Cristina", battente bandiera belga e ormeggiata sulla costa di un'isola del Venezuela. Una gestione accorta del patrimonio accumulato attraverso i traffici illeciti oltreoceano, mostrata anche nelle critiche rivolte a un suo skipper francese per aver dilapidato i guadagni ottenuti.

12 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views