Il ministro Matteo Salvini torna sul nucleare: “Una centrale a Milano subito. Potrebbe arrivare tra 7 anni”

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha ipotizzato che nei prossimi anni possa essere realizzata una centrale nucleare a Milano: "Prendetelo se volete come un numero della cabala – ha detto il leader della Lega durante un convegno sul tema a palazzo Pirelli, a Milano – ma nel 2032 potremmo avere la Tav e primo treno veloce tra Torino e Lione, il tunnel del Brennero, il treno che da Palermo senza interruzioni arriva a Milano e poi Berlino ed Helsinki completando un corridoio di cui si parla da un secolo e un primo giro di chiavi di una centrale nucleare che da milanese, alla faccia della sindrome Nimby, mi piacerebbe fosse a Milano, che è da sempre la capitale della ricerca, dell'innovazione".
Secondo il ministro, infatti, il nucleare "è l'unico modo per abbassare i costi dell'energia per le imprese e le famiglie. Non possiamo avere la vicina Francia con 50 reattori oggi operativi e avere bollette del 30-50% più care in Italia". Un obiettivo da raggiungere, secondo Salvini, tramite la "fissione con Smr (Small Modular Reactors, piccoli reattori modulari, Ndr), che sono in sperimentazione anche con aziende italiane". Verso questa direzione starebbero andando "tutta l'Europa" oltre che "Usa, Cina, Corea e tutto il mondo" e noi "non possiamo rimanere tra i pochi che dicono no per motivi ideologici". Un futuro, questo, che secondo il leader della Lega potrebbe non essere poi così lontano: "Se partiamo oggi come il governo vuole tra sette anni accendiamo il primo interruttore e le famiglie pagheranno meno".
Durante le domande dei cronisti, poi, Salvini ha aperto alla possibilità di una centrale nucleare a Milano: "Perché no? Subito! – ha risposto – Milano è da sempre capitale dell'innovazione e della sostenibilità, la stessa commissione dell'Unione Europea inserisce il nucleare come fonte di produzione green perché gli ultimi modelli hanno emissioni pari a zero e sono tra le più sicure e meno impattanti".