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Il ministero fa cambiare idea alla preside che aveva chiesto di non fare verifiche o gite durante il Ramadan

La circolare, destinata ai docenti, sulle linee guida da adottare con gli studenti durante il Ramadan è stata ritirata: la nota del ministero dell’Istruzione e del Merito.
A cura di Matilde Peretto
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(Immagine di repertorio)
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La dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Bertesi di Soresina, nel Cremonese, ha ritirato la circolare destinata ai docenti sulle linee guida da adottare con gli studenti nel periodo del Ramadan. La comunicazione, mandata a fine marzo, prevedeva di non fissare verifiche o interrogazione nei giorni "clou" della ricorrenza islamica. Oggi è stata ritirata attraverso una nota del ministero dell'Istruzione e del Merito.

Si legge: "La stessa dirigente scolastica ha comunicato formalmente al personale della scuola il ritiro della nota in quanto avrebbe potuto generare disagio e confusione nella comunità scolastica. Tale decisione è stata anche il frutto dell'intervento e della proficua interlocuzione che il ministero ha tenuto con la dirigente".

La preside è a capo di un istituto con il 55% degli studenti stranieri, la cui maggioranza è di fede musulmana. Nelle linee guida si era mostrata molto comprensiva: chiedeva ai docenti di non fissare interrogazioni, verifiche o gite nei giorni "clou" del Ramadan perché "alcuni studenti potrebbero essere affetti dalla riduzione dell’energia dovuta al digiuno".

Cercava anche di sensibilizzare tutti i membri dell'istituto (personale, professori e alunni) al rispetto della cultura musulmana, evitando di consumare cibi e bevande all'interno della scuola durante le ore di digiuno del Ramadan. Questo poteva essere un modo per gli studenti di supportare i loro compagni.

Voleva promuovere un ambiente inclusivo, forse sulla scia del caso della scuola di Pioltello. Lì, il preside ha deciso di chiudere per le festività di Pasqua e per la fine del Ramadan (tra il 9 e il 10 aprile), rinunciando anche a due giorni di vacanza nel periodo del primo maggio.

A differenza della scuola di Pioltello, però, la preside del Bertesi, non aveva mai pensato di chiudere per la fine del Ramadan, ma voleva solo dare un contributo "per promuovere un ambiente inclusivo in cui tutti gli individui si sentano accolti e supportati". Così si leggeva nella circolare, ora ritirata. E forse un'occasione di integrazione è stata persa.

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