Il miliardario che ha comprato il mega attico di Gucci in San Babila ha già dei guai con i vicini
Il suo nome è Rishal Shah. Quarantenne, nato in India ma con cittadinanza maltese e residente in Sardegna, è un magnate della farmaceutica mondiale. La sua azienda ha filiali in ogni angolo del globo e presto ne aprirà una anche in Italia. Proprio nel Belpaese ha messo a segno un colpo da circa venti milioni di euro, assicurandosi l'attico di piazza San Babila appartenuto in passato a Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani. Tre piani di appartamento per un totale di 1.800 metri quadrati e un giardino pensile che svetta sulla piazza adiacente al Duomo e danno l'impressione di sfiorare la Madonnina.
Sfruttando la sua residenza a Baja Sardinia, dove risiede in una mega villa a duecento metri dal mare, Rishal Shah è riuscito ad agganciare il proprietario dell'attico senza necessità di intermediari, avviando la trattativa per la cessione dell'attico fino alla sua conclusione con l'ausilio dello studio legale La Scala di Milano. Gli avvocati dello studio, però, hanno preferito non commentare alcuna notizia in merito alla cessione e ai problemi attuali dell'attico.
L'attico appartenuto a Gucci è un open space senza arredamento
La notizia dell'acquisto dell'appartamento più lussuoso di Milano è datata ormai marzo 2021 ma da allora, come raccolto da Fanpage.it, poco o nulla è cambiato. Il nono piano – parte del quale è appartenuto a Gucci – è ancora non solo sfitto, ma nemmeno ammobiliato. Al suo interno l'appartamento si presenta come un enorme open space bianco. Nessuna parete, nessun mobile. Niente. Solo le 37 finestre che danno su corso Europa, piazza San Babila e corso Vittorio Emanuele II.
Shah, a cui non è piaciuto che l'acquisto fosse di dominio pubblico, è noto per essere riservato e poco incline all'attenzione mediatica. Per questo motivo si vede e si sente di rado e tendenzialmente rifiuta tutte le interviste richieste. Indagando in ambienti a lui vicini, però, Fanpage.it ha scoperto alcuni lavori e conseguenti screzi con i nuovi vicini, oltre alle spese generali per la manutenzione e gestione dei 1.800 metri quadrati, comprese quelle per piscine, alberi piantumati, gas, luce e spese condominiali, che si aggirano tra i 50.000 e i 100.000 euro all'anno.
I primi guai con i vicini per la costruzione di un pergolato
L'operazione immobiliare, chiusa intorno ai venti milioni di euro a fronte di una richiesta iniziale della proprietà di trenta, ritenuta però eccessiva da Shah, troverà una sua conclusione effettiva nei prossimi mesi quando l'imprenditore indiano siglerà i contratti di accordo anche per il decimo e l'undicesimo piano, per cui la vecchia proprietà stava ultimando dei lavori di ristrutturazione. In queste aree si trovano una seconda parte di abitazione e i giardini pensili con vasca idromassaggio e piscina.
In attesa di firmare gli ultimi documenti, Shah ha già messo mano al decimo piano, realizzando un pergolato in legno il cui soffitto è divenuto pavimento per un balcone "improvvisato" del piano superiore.
La mossa, raccontano persone che bazzicano l'edificio, ha fatto innervosire e non poco l'intero condominio, composto da aziende che hanno lì la loro sede e una decina di famiglie appartenenti all'altissima borghesia milanese.