Il messaggio di Davide Lacerenza fuori da casa sua: “Non posso parlare, un grazie a tutti”

"Non posso parlare. Un grazie a tutti": è questo il messaggio che Davide Lacerenza, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari perché indagato per detenzione di sostane stupefacenti ai finiti di spaccio e per sfruttamento della prostituzione, ha lasciato fuori dalla finestra della sua abitazione a Milano.
Il suo cartello appare tra tanti altri lasciati da fan, che hanno già tappezzato la vetrina del locale La Gintoneria di Davide di via Napo Torriani di cui Lacerenza è titolare.

Proprio ieri, venerdì 21 marzo, il Questore di Milano Bruno Megale ha revocato la licenza al locale. Lacerenza è stato arrestato insieme a Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e al braccio destro Davide Ariganello. I tre sono indagati nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Milano, che ha messo in luce un presunto giro di droga e prostituzione che avveniva proprio all'interno del bar.

Il locale è stato posto sotto sequestro a inizio marzo. Dalle indagini è emerso che Lacerenza avrebbe ottenuto illeciti guadagni attraverso prezzi maggiorati e consegne a domicilio di escort, droga e alcol. Sarebbero infatti stati organizzati – stando a quanto scoperto dagli investigatori – dei delivery di champagne, prostitute e cocaina che, in alcuni casi, sarebbero stati pagati fino a 70mila euro a serata.
Durante l'interrogatorio di garanzia, Lacerenza e Nobile hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. L'avvocato Liborio Cataliotti, che difende i due, ha chiesto che Lacerenza possa seguire un programma di disintossicazione dalla droga: "Ho recuperato i documenti che riguardano il rapporto di Lacerenza con il Sert, cioè il servizio per tossicodipendenze per rientrare dal suo problema di uso di sostanze stupefacenti. Percorso che aveva avviato e purtroppo aveva abbandonato. Speriamo che questa lezione gli serva quantomeno per riprenderlo".