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Il medico in pensione rientrato per combattere il covid: “Restituisco alla società ciò che ho avuto”

Il dottor Enrico Ceriani, in pensione, si è rimesso il camice al servizio dei cittadini come volontario: “Non si smette mai di essere medici”, ha detto ai microfoni di Fanpage.it.
A cura di Giorgia Venturini
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"Ho sempre lavorato in ospedale. Durante la pandemia, insieme ad altri colleghi ci siamo resi disponibili per fare dei turni l'estate scorsa quando la situazione era molto critica". Non si è mai tirato indietro il dottor Enrico Ceriani, per più di trent'anni medico presso il reparto di ostetricia e ginecologia al Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano. Ora è in pensione ma davanti a un'emergenza simile ha indossato di nuovo il camice e si è messo al servizio dei suoi pazienti: ha continuato a prestare il suo aiuto come volontario con l'associazione Naga, associazione che aiuta i migranti, e dall'estate 2020 prima nel suo vecchio reparto per coprire i turni scoperti e poi nella campagna vaccinale con la ASST di Melegnano. "Mi sembra giusto restituire quello che ho avuto dalla società", tiene a precisare ai microfoni di Fanpage.it mentre è in servizio al consultorio famigliare di Melegnano, gestito dalla dottoressa Daniela Codazzi.

Dottor Ceriani: Il medico è sempre medico

"La soddisfazione più grande di questo periodo è primo di non essermi ammalato, secondo rendersi utile per far capire alle persone che è importante che si vaccinino per evitare quindi che le persone si ammalino". Poi il dottor Ceriani aggiunge: "La soddisfazione è interna, il sapere di essere utile. C'è la massima serenità, disponibilità e la massima gioia da parte delle persone con cui condivido la mia vita". Il medico non rinuncia alla sua più grande passione: "I giri in moto con gli amici sono già stati programmati per marzo. Quando c'è bisogno c'è bisogno. Prima il dovere e poi il piacere". Tanti in questi giorni sono i bambini che si sottopongono alla vaccinazione. Cosa significa per lei fare il volontario in questo momento? "Vuol dire continuare a fare il mio lavoro. Il medico è sempre medico. Che sia per strada ci sia un incidente, che lo chiama il vicino. Scatta qualcosa di profondamente radicato. Bisogna subito muoversi, senza perdere tempo".

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