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Il medico di Laura Ziliani: “Mai prescritto psicofarmaci alle figlie, non le vedevo da tempo”

A Fanpage.it parla il medico curante di Laura Ziliani e delle sue figlie, due delle quali in carcere con l’accusa di aver ucciso la madre: “Non ho mai prescritto psicofarmaci né a Laura né alla sue due figlie. Non le vedevo da tempo”. Il dottor Renato Capoferri ha poi precisato che l’ex vigilessa di Temù non aveva mai parlato con lui del rapporto con le sue figlie.
A cura di Giorgia Venturini
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"Non le vedevo da molto tempo. Ma non ho mai prescritto a loro psicofarmaci o ipnotici". Parla a Fanpage.it il dottor Renato Capoferri, il medico di Temù di Laura Ziliani e della sue figlie Silvia e Paola Zani, ora in carcere con l'accusa di aver ucciso la madre. Nonostante negli ultimi anni – dopo la morte del marito nel 2012 – l'ex vigilessa aveva deciso di trasferirsi a Brescia, aveva comunque deciso di mantenere il dottor Capoferri "perché nel weekend tornava nel paesino di montagna del Bresciano". E proprio a Temù Laura Ziliani è stata uccisa: in carcere ora si trovano le sue due figlie e il fidanzato della maggiore Mirto Milani. Tutti e tre nel primo interrogatorio davanti al giudice hanno deciso di non rispondere alle domande.

Medico: Laura non ha mai parlato con me del rapporto con le sue figlie

"Erano persone sane, che non hanno mai avuto problemi". O meglio, "non ho mai prescritto loro farmaci contro lo stress. Non ne hanno mai avuto bisogno". Il medico poi sempre a Fanpage.it precisa che le figlie "erano forse un po' originali" ma nessuno poteva mai immaginare tutto questo: "Laura Ziliani non ha mai parlato con me del rapporto con le figlie". Insomma, persone sane e senza alcun problema di salute. Neanche dopo la morte del padre nel 2012 la famiglia ha avuto gravi patologie legate al lutto: "Dopo alcuni mesi si erano riprese. Ma anche in quell'occasione non avevo prescritto psicofarmaci". Tutte informazioni che il dottore ha già fornito agli inquirenti che sono entrati nel suo computer per analizzare la cartella medica delle sue pazienti.

Il farmaco prescritto da qualcun altro o recuperato illegalmente

Eppure Laura Ziliani, secondo gli inquirenti, è stata narcotizzata e soffocata: l'esame tossicologico ha rivelato tracce di benzodiazepine, lo stesso farmaco è stato trovato nella casa che le due ragazze condividevano a Brescia. Per il medico quindi se le figlie avessero narcotizzato la madre, di certo il farmaco non lo hanno preso da lui: o è stato prescritto da qualcun altro o sono riuscite a recuperarlo per vie non legali. Il presidente della Rsa in cui lavorava Silvia Zani ha precisato che era impossibile la ragazza l'avesse presa dalla strutture: "Escludiamo proprio che ci sia stato sottratto quel tipo di medicinale", precisa il presidente a Fanpage.it. E ancora: "I medicinali sono tutti controllati. Non abbiamo mai registrato degli ammanchi di qualsiasi tipo di farmaco. Tutti, soprattutto quelli più importanti, sono controllati a vista. Quello che viene somministrato, viene numerato. È praticamente impossibile che abbia portato via da noi dei medicinali".

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