Il medico che ha operato Lorenzo, il “bimbo piuma”: “Era il più piccolo che avessi mai visto”

Ernesto Leva è tra i chirurghi che hanno operato il piccolo Lorenzo, il "bimbo piuma" nato con quattro mesi di anticipo e che pesava 370 grammi. Il neonato non aveva i polmoni formati, aveva una perforazione intestinale e ha dovuto subire delle operazioni delicatissime, ma nonostante questo è sopravvissuto: "È stato sicuramente il bambino più piccolo che abbia mai visto – ha raccontato al quotidiano "La Repubblica" Leva, Direttore di Chirurgia pediatrica dell'ospedale Policlinico di Milano -. Ma è stato anche forse quello che aveva più voglia di vivere".
Lorenzo stava in una mano
Fin da subito i medici hanno capito che il piccolo aveva una gran voglia di lottare: "Un piccolo combattente – spiega Leva – che ce l'ha fatta e ci ha insegnato una cosa importante". Quando Lorenzo è arrivato con i suoi genitori in ospedale, i medici temevano il peggio. Il caso era molto complesso. I genitori hanno trovato un'equipe pronta e preparata: alla clinica Mangiagalli del Policlinico vengono curati tra i 60 e i 70 bimbi "piuma" all'anno. Lorenzo era però il più piccolo, tanto da stare in una mano.
Il piccolo è stato nutrito artificialmente
Dopo averlo sottoposto a un intervento con drenaggio e aver superato le infezioni causate dalla perforazione intestinale, il bambino si è stabilizzato. Il piccolo è stato nutrito artificialmente e poi gli sono state date le prime gocce di latte della madre: "Lei, come tutte le mamme della Patologia neonatale, veniva e lo accudiva. Insieme al papà – continua il medico – se lo potevano mettere addosso sulla pelle. Abbiamo lavorato in team col collega direttore della Neonatologia, Fabio Mosca".
Dopo un mese riusciva a respirare
Poi Lorenzo è stato sottoposto a un secondo intervento di canalizzazione dell'intestino. Nell'operazione ha collaborato anche un team di anestesisti specializzati in pazienti così piccoli coordinati dal direttore dell'Anestesia e Terapia intensiva donna – bambino, Giuseppe Sofi. E anche questo intervento è stato superato. Dopo il primo mese, il piccolo riusciva a respirare da solo e da ottobre i medici si sono dedicati alla sua crescita. La scorsa settimana è stato dimesso: "Lorenzo adesso pesa tre chili, è a casa ma sempre collegato con la nostra Neonatologia". Il piccolo, come spiegato a Repubblica dal dottore Leva, ha fatto crescere a tutti i medici l'amore per il loro lavoro.