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“Il lago di Lecco esiste e non è di Como, lo conferma la cartina ufficiale”: la polemica tra i due rami del Lario

Il ramo del lago di Como che bagna Lecco, reso celebre da I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, per tanti residenti è il “lago di Lecco”. A confermarlo il nome riportato sulle cartine dell’Istituto geografico militare: la polemica sui social.
A cura di Francesca Del Boca
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"Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi…". È il celebre inizio de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, noto agli studenti di tutte le epoche. E soprattutto una splendida fotografia del ramo del lago di Como che bagna la città di Lecco, una delle tre sezioni del lago insieme al ramo di Como e a quello di Gera.

In questo pezzo di letteratura tramandato nei secoli dei secoli, però, secondo tantissimi residenti del luogo ci sarebbe un clamoroso errore. "Il ramo di Lecco ufficialmente si chiama "Lago di Lecco". Le carte dell'IGM, cartografia ufficiale dello Stato, lo definiscono così dunque è l'unica denominazione corretta", spiega un utente sul gruppo Facebook che raduna gli abitanti di Lecco e dintorni. "Coloro che sostengono che "non esiste il Lago di Lecco" dovranno farsene una ragione". Con buona pace di Alessandro Manzoni e del suo incipit.

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Un post che ha scatenato il dibattito sui social. In realtà la questione è annosa, non certo nata oggi sul web. "Ma basta, solo a Lecco esiste sta discussione. È il lago di Como. In tutto il mondo, punto", una delle risposte. "È il lago di Como, con il ramo di Lecco. Non stravolgiamo le carte geografiche per una questione campanilistica". Senza contare la fama internazionale che ha acquistato l'area di Como negli ultimi decenni. "Assurdo non approfittare (turisticamente) del fatto che il brand lago di Como è conosciuto e apprezzato a livello internazionale".

E ancora, c'è chi cerca di fornire spiegazioni storiche. "In origine il ramo di Lecco non esisteva, c'era una barriera tra Varenna e Bellagio e l'Adda defluiva da Como. Successivamente i tanti detriti morenici hanno fatto da diga ed il livello del lago è cresciuto formando le colline intorno a Como e rompendo la fragile diga tra Varenna e Bellagio, creando così il ramo lecchese". Alla fine, insomma, solo una cosa è certa. "Como o Lecco cambia poco, resta il fatto che è il lago più bello e caratteristico del mondo".

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