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Il lago di Como rischia di esondare, ma “stiamo buttando via un sacco di acqua”

Per evitare l’esondazione del lago di Como, che allagherebbe completamente il centro della città, è stata aperta la diga di Olginate. Ma in questo modo “stiamo buttando un sacco di acqua”, denuncia il Consorzio dell’Adda.
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Negli ultimi giorni il livello del lago di Como si è alzato di quasi un metro e, secondo gli esperti, se continuasse così rischierebbe anche di esondare. Per questo sono state aperte le paratie della diga di Olginate per far defluire l'acqua. Ma – denuncia il Consorzio dell’Adda – così "ne stiamo buttando via un sacco".

Il lago di Como rischia di esondare

Le piogge di questi ultimi giorni in Lombardia e in tutta Italia hanno portato il livello del lago di Como a crescere di quasi un metro in pochissimo tempo. Tanto è vero che, per evitare che l'acqua possa trasbordare e invadere le città limitrofe, sono già state aperte le paratie della diga di Olginate.

In questo modo l'acqua defluisce nel fiume Adda e viene, almeno per il momento, scongiurato il rischio di un'esondazione. Ma, con un sistema adeguato, si potrebbero stoccare ben 15 milioni di metri cubi di riserve idriche in più, che potrebbero tornare utili quando finiranno le piogge e ci sarà nuovamente bisogno di acqua per irrigare i campi.

La denuncia del Consorzio dell’Adda

Secondo il presidente del Consorzio dell'Adda, Emanuele Mauri, in questo modo "stiamo buttando via un sacco di acqua". "Il lago di Como – spiega – è un lago naturale stupendo, non un bacino artificiale. Non si può utilizzarlo come un serbatoio da riempire o svuotare in base alle necessità, altrimenti si combinano disastri peggiori rispetto a quelli del meteo che non possiamo comandare".

"Per legge – continua il Presidente Mauri – il livello del lago potrebbe raggiungere 1 metro e 40 di altezza, però sopra il metro allagherebbe piazza Cavour a Como".

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