Il killer di Carmela Fabozzi incastrato dal gps dell’automobile e del cellulare
È Sergio Domenichini il killer di Carmela Fabozzi, la donna trovata in una pozza di sangue a Malnate (Varese) il 22 luglio scorso. La Procura di Varese non ha dubbi.
Tanti gli indizi a carico del 66enne dalla doppia vita, pluripregiudicato per truffa nei confronti degli anziani e allo stesso tempo volontario in un centro per la terza età. E in particolare gli indizi ottenuti dall'incrocio di dati tra il gps dell'automobile e quello del cellulare.
L'ora del delitto
Gli inquirenti hanno infatti ricostruito minuto per minuto, grazie a questi elementi, ciò che sarebbe successo in quella casa di corte di via San Vito e nelle ore successive. Dagli ultimi accertamenti emerge infatti la presenza di Sergio Domenichini sul luogo del delitto alle 12, ora che il medico legale fa risalire all’omicidio.
Le telecamere e i tabulati telefonici
Il 66enne viene anche ripreso dalle telecamere della zona mentre passa ripetutamente con l’auto sotto casa della vittima, e dai tabulati telefonici risultano due chiamate verso Carmela Fabozzi: la prima alle 11.47 e la seconda alle 11.59, entrambe senza risposta.
Localizzato sul luogo dell'omicidio
Movimenti confermati dal sistema gps installato sull’autovettura presa a noleggio il giorno precedente. È questo stesso dispositivo che registra la sosta dell'automobile proprio all’interno della corte di via Sanvito a Malante, esattamente nei pressi della scala d’accesso al condominio, nei momenti del delitto. Quello che è successo dentro l'appartamento solo Domenichini potrà dirlo, durante l'interrogatorio che lo aspetta.
L'uccisione in pochi minuti
In ogni caso, l'omicidio dovrebbe comunque essersi consumato in una manciata di minuti, dal momento che, seguendo sempre le tracce del gps, Sergio Domenichini arriva intorno alle 12.48 a un autolavaggio: è già passato da casa e si è cambiato, come documentano le telecamere della zona.
La scoperta del figlio
Alle 13.07 la pulizia dell’auto è finita. L'uomo risale così sul mezzo, e nel pomeriggio effettua continui passaggi nella zona dell’abitazione della vittima, senza apparente motivo. Alle 19, infine, la scoperta del cadavere di Carmela da parte del figlio.