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Il jazzista e prof di musica Sergio Orlandi aggredito da un alunno 14enne a Inzago: “Ho paura a tornare a scuola”

Il jazzista è stato picchiato da un alunno di 14 anni e un suo amico in piazza Maggiore a Inzago (Milano). Il motivo dell’aggressione sarebbe legato a un rimprovero che il professore avrebbe fatto al giovane in aula qualche giorno prima.
A cura di Francesca Del Boca
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Un insegnante di musica è stato aggredito da un suo studente a Inzago (Milano). Si tratta di Sergio Orlandi, 60 anni, noto trombettista jazz e docente alle scuole medie Kennedy picchiato tra il 28 febbraio e il 1 marzo da un alunno di 14 anni e da un suo amico nei pressi di piazza Maggiore.

Il motivo dell'aggressione sarebbe legato a un rimprovero che il professore aveva fatto al ragazzo in aula qualche giorno prima. "Lo avevo ripreso perché disturbava e poi l’avevo fatto uscire dalla classe, era andato dalla preside. Mi aveva minacciato", le parole del musicista, già prima tromba prima nell’Orchestra Rai di Milano e poi per Barry White, Mina, Franco Battiato e Renato Zero.

Secondo le ricostruzioni, quella sera Orlandi sarebbe stato raggiunto dai due ragazzi poco dopo essere salito a bordo della sua auto. I due avrebbero quindi cercato di tirarlo giù dalla macchina, prendendolo a pugni e schiaffi finché il professore è riuscito a mettere in moto l'auto e a fuggire. Subito l'uomo ha sporto così' denuncia per lesioni ai carabinieri e alla Procura del Tribunale dei minori contro il 14enne. Mentre resta ancora in via di identificazione il giovane che era con lui, che ha preso parte al pestaggio, e che è stato ripreso dalle telecamere di piazza Maggiore.

"La sera dell’aggressione stavo rientrando da un’esibizione. Ho pure abbassato il finestrino, ingenuamente, per salutare il mio alunno. Per fortuna sono riuscito a liberarmi dai colpi e a fuggire",  ha raccontato il docente a Corriere della Sera. "Non so che provvedimenti saranno presi, anche dalla scuola. Sto malissimo se penso di dover tornare a scuola, se penso all’idea di incrociare di nuovo quello sguardo, in classe o in paese".

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