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“Il governo sta facendo dei tutto per ostacolare le famiglie arcobaleno”: la denuncia di Luca Paladini

A Milano è stata annullata la trascrizione dell’atto di nascita di un bambino figlio di una coppia omogenitoriale maschile. Più precisamente è stata annullata la parte che riguarda il padre biologico e l’altro papà. Il consigliere regionale Luca Paladini ha spiegato a Fanpage.it come questa tempesta inciderà in maniera significativa sulla vita di queste famiglie.
A cura di Ilaria Quattrone
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A Milano è stata annullata la trascrizione dell'atto di nascita di un bambino figlio di una coppia omogenitoriale maschile nato con la maternità surrogata. Più precisamente non è stata riconosciuta la parte dell'atto di nascita che indicava sia il padre biologico che l'altro padre.

Solo alcuni giorni fa la Procura di Padova ha impugnato ben 33 atti di nascita di bimbi di coppie Lgbt. Luca Paladini, consigliere regionale in Lombardia e fondatore del gruppo I Sentinelli, ritiene quanto accaduto oggi a Milano l'ennesimo attacco nei confronti di questi genitori: "L'obiettivo è quello di mettere in difficoltà le famiglie arcobaleno", spiega a Fanpage.it.

Le famiglie omogenitoriali sono preoccupate e spaventate

Per Paladini si tratta di una tempesta che sta investendo la vita di intere famiglie: "Siamo di fronte a quello che era un vuoto normativo, ma anche di fronte alla volontà manifestata chiaramente da chi governa questo Paese di mettere la magistratura nelle condizioni di incidere in maniera pesante sulle famiglie".

Il consigliere racconta di molteplici coppie preoccupate dall'idea che un giorno anche loro possono essere protagoniste di situazioni simili: "Queste famiglie saranno costrette ad affrontare lunghi iter in tribunale, spendendo molti soldi, solo per vedersi riconoscere il diritto a essere genitori".

Perché i bambini potrebbero rischiare di essere affidati ad altre famiglie

Queste disposizioni espongono soprattutto i bimbi: "Nell'eventualità in cui il genitore riconosciuto dovesse mancare, il bambino potrebbe essere affidato ad altre famiglie e non all'altro genitore che, in quel caso e per legge, tornerà a essere un estraneo. Purtroppo però sarà così fino a quando non si colmerà il vuoto legislativo che c'è in Italia, ma non mi sembra che ci sia intenzione a farlo. Anzi. È un quotidiano attacco alle famiglie omogenitoriali".

A sorprendere il consigliere sono anche le dichiarazioni della ministra Eugenia Maria Roccella, la quale ha sostenuto che "In Italia si diventa genitori solo in due modi, o per rapporto biologico o per adozione" indicando alle coppie omogenitoriali la via della stepchild adoption.

"Ricordo bene la battaglia che fece Roccella ai tempi del Ddl Cirinnà perché si stracciasse proprio la Stepchild adoption. Ci divide sempre questa idea secondo la quale a una persona omosessuale il diritto alla genitorialità è negato".

"C'è chi ha la capacità di capire che è un desiderio assolutamente universale che può toccare persone eterosessuali o omosessuali, c'è chi pensa sia un diritto riservato solo agli eterosessuali".

Le famiglie apriranno il corteo del Pride di domani

Di anno in anno, la comunità Lgbt ha dovuto sopportare numerosi attacchi: "Il Ddl Zan non lo hanno fatto passare, le coppie omogenitoriali si tende a spezzarle, il matrimonio non è in agenda. Io non mi sento di dire scendiamo in piazza per difendere i diritti – continua Paladini – perché qui bisogna scendere in piazza per chiederli. Solo l'altro ieri l'Estonia ha legiferato per il matrimonio egualitario".

Nel frattempo la città di Milano si prepara ad accogliere il Pride. Si attendono circa trecentomila persone. E proprio per questa occasione, le famiglie arcobaleno apriranno il corteo: "A livello simbolico si vuole dare un abbraccio nei confronti di soggetti così attaccati. Io come consigliere continuo a portare questi temi in aula".

Domani sarà una giornata importante, ma è certo che il cambiamento debba avvenire nei Palazzi: "La piazza può spingere e credo molto in essa. È ovvio però che il passaggio fondamentale deve avvenire nei luoghi in cui si decidono le leggi. Purtroppo però, al momento, la comunità Lgbt è un target da colpire".

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