Il governo candida Milano come sede per il Tribunale unificato dei brevetti
Adesso è ufficiale: Milano sarà la città candidata dal governo italiano per ospitare una delle tre sedi del Tribunale unificato dei brevetti (Tub). A comunicarlo in una nota è stato Palazzo Chigi, che ha spiegato anche come Torino sarà candidata "come sede principale per l'Istituto Italiano per l'Intelligenza Artificiale (I3A). L'obiettivo – spiega la Presidenza del Consiglio in una nota – è creare una sinergia tra le due città e il Governo e allo stesso tempo consolidare l'asse nord-ovest del Paese: una strategia che renderebbe ancor più forti Milano e Torino e, con esse, l'Italia".
"La scelta di Milano quale candidata per la terza sede centrale del Tribunale unificato dei brevetti è una decisione strategica – prosegue la nota – in direzione di un ulteriore contributo italiano allo sviluppo e alla crescita dell'Unione europea. Sarebbe al fianco di Parigi e Monaco nel compito di registrare le nuove scoperte e soluzioni ideate nel campo delle scienze umane e del farmaceutico". La decisione del governo era nell'aria, ma negli ultimi giorni da più parti erano arrivate pressioni affinché venisse ufficializzata. Il termine ultimo per proporre una candidatura era il 10 settembre, giorno in cui il Comitato preparatorio Tub proporrà formalmente agli Stati membri di suddividere le funzioni svolte dalla sede di Londra, che nel frattempo è uscita dall'accordo sul Tub come effetto della Brexit, tra le sezioni di Parigi e Monaco di Baviera, in attesa appunto di una nuova sede in cui dirottare le attività previste nella Capitale britannica. Una sede che, come aveva dichiarato il sindaco Beppe Sala, a Milano sarebbe in realtà già pronta: a Milano, in via San Barnaba (vicino al tribunale), c'è infatti già la sezione locale del Tub.
I tempi per l'effettiva entrata in funzione del Tub sono ancora lunghi
I tempi per l'effettiva entrata in funzione del Tribunale unificato dei brevetti, che è frutto di un accordo tra diversi Paesi membri dell'Unione europea che però deve ancora entrare in vigore, sono ancora incerti: stando a quanto si può leggere nel più recente aggiornamento sul sito del ministero dello Sviluppo economico, il nuovo sistema potrebbe essere operativo non prima del 2022. Il tribunale è una corte che sarà in comune tra i Paesi che hanno sottoscritto l'accordo e diverrà parte del loro sistema giudiziario, e che sarà competente in via esclusiva per le controversie in materia di brevetti europei e del costituendo "brevetto europeo con effetto unitario", che avrà valore in tutti i Paesi aderenti all'iniziativa.