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Il giudice di Brescia proscioglie Alessandro Sandrini: non ha simulato il suo rapimento

L’operaio 38enne Alessandro Sandrini è stato prosciolto dal Tribunale di Brescia. La Procura lo aveva accusato di aver simulato il suo rapimento in Turchia nel 2016, ma per il giudice era tutto vero.
A cura di Enrico Spaccini
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Alessandro Sandrini
Alessandro Sandrini

Il gup del Tribunale di Brescia ha prosciolto per prescrizione in udienza preliminare Alessandro Sandrini. L'operaio 38enne di Folzano, secondo il giudice, non ha simulato il suo rapimento andando in Turchia nel 2016 e scomparendo per alcuni mesi. A settembre e a ottobre si terrà il processo in abbreviato a carico degli altri imputati, accusati di sequestro di persona e terrorismo, in cui Sandrini si è costituito parte civile.

La scomparsa durante la vacanza in Turchia e il video con gli Ak-47 puntati addosso

Per la Procura, l'operaio di Folzano aveva simulato il "proprio sequestro di persona poi in realtà effettivamente verificatosi ad opera proprio di coloro che lo avevano indotto a recarsi in Turchia per porre in essere un sequestro fittizio". Secondo il gup, invece, non c'è stata alcuna simulazione.

Del rapimento di Sandrini si venne a sapere solo nel dicembre del 2017. Alla famiglia aveva detto il 3 ottobre del 2016 che sarebbe andato in Turchia "per una vacanza", ma venne sequestrato da un gruppo di terroristi. Nel luglio del 2018 chiese in un video aiuto all'Italia: "Mi hanno detto che sono stufi", diceva con due Ak-47 puntati addosso, "mi uccideranno se la cosa non si risolve in tempi brevi".

"È stato un rapimento vero"

Sandrini venne liberato in Siria il 22 maggio del 2019. A chi lo accusava di aver simulato il rapimento per ricavarne un guadagno assicurava di non aver "preso nemmeno un euro, non ho ricevuto denaro né per andare là e neppure dopo. Tutto quel periodo è stato un rapimento vero".

Di questo si è convinto anche il gup, che ha deciso per il suo proscioglimento. Il 27 settembre e il 9 ottobre si terrà, invece, il processo in abbreviato a carico degli altri imputati. Si tratta di Alberto Zanini, 56enne di Mazzano, Olsen Mitraj, 42enne di Gussago, Fredi Frokkaj, 45enne di Flero e Marco Caraffa, 51enne residente in Germania. Il gruppo dovrà rispondere del reato di sequestro di persona e terrorismo.

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