Il giubbotto, il palo semaforico e la relazione del perito: cosa sappiamo delle indagini sulla morte di Ramy Elgaml

Con la consegna della perizia cinematica si aggiunge un nuovo tassello alle indagini sull'incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml, il 19enne che nella notte tra il 23 e 24 novembre scorso è morto cadendo da uno scooter inseguito a breve distanza dai carabinieri. Alla guida del motorino c'era il 22enne Fares Bouzidi, che nelle scorse settimane ha denunciato il militare alla guida della gazzella che lo ha inseguito, accusandolo di aver speronato il suo TMax causandone la perdita di controllo. Secondo Marco Romaniello, consulente nominato dalla Procura, non ci sarebbe stato invece nessun contatto tra le due vetture, al contrario di quanto scritto in un precedente fascicolo della Polizia Locale.
"La perizia è un documento che secondo me non ha la visione scientifica e tecnica come avrebbe dovuto" ha commentato a Fanpage.it Marco Romagnoli, che insieme alla collega Debora Piazza difende Bouzidi, e che ha fatto sapere di aver già incaricato un nuovo consulente per la redazione di una nuova perizia. Secondo l'avvocato l'ingegnere Romaniello sbaglierebbe anche quando sostiene che sia stato il motorino di Fares a tagliare la strada all'auto dei carabinieri: "Non capisco come possa averlo detto – spiega Romagnoli – quando nei filmati si vede chiaramente che c'è una repentina deviazione a sinistra del faro della moto proprio nel momento in cui è stata speronata. La moto si traversa perché viene toccata sul lato".
Il palo rimosso il giorno dell'incidente e smaltito
Tra gli elementi che negli ultimi giorni si sono aggiunti all'indagine c'è anche il palo contro sui si è schiantato il motorino guidato da Fares. Stando a quanto ricostruito, sarebbe stato rimosso da A2A, una società multiservizi che opera anche nella città di Milano, e poi eliminato. L'azienda, contattata da Fanpage.it, ha fatto sapere che, come avviene da prassi in questi casi, "L’intervento sul palo semaforico legato al caso di Ramy Elgaml è stato eseguito in data 24 novembre 2024, in esecuzione della vigente convenzione di gestione degli impianti semaforici, su segnalazione della polizia locale. Al termine delle attività di accertamento dei fatti da parte delle autorità, la Società ha eseguito i ripristini necessari a riattivare la funzionalità dell’impianto danneggiato".
Una volta rimosso, il palo sarebbe stato poi smaltito insieme ad altri scarti: "Nel rispetto della normativa ambientale lo scorso 23 gennaio 2025 il palo rimosso – unitamente a altri rifiuti simili – è stato avviato a recupero di materia presso un impianto autorizzato non appartenente al Gruppo A2A".
Il giubbotto di Ramy sparito e le piume sulla targa dell'auto
Oltre al palo, si sarebbero perse le tracce anche del giubbotto che Ramy Elgaml indossava al momento dell'incidente e del quale, secondo l'avvocata della famiglia Barbara Indovina, sarebbero rimaste incastrate alcune piume nella vite della targa dell'auto dei carabinieri che ha investito il 19enne. La legale ha confermato a Fanpage.it di aver chiesto notizie dell'oggetto ai magistrati che stanno indagando sul caso, ma di non avere ancora ricevuto risposta.
"La giacca di Ramy era un elemento importante per le indagini – spiega Indovina – perché c'erano delle piume nel rivetto della targa dell'auto dei carabinieri. Volevo capire se fossero le piume del giubbotto di Ramy ma ormai sono cose che non so se potrò fare o meno…".