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Il ricordo degli amici di scuola di Matilda Agnesi, morta a 18 anni sulla moto: “Esempio di dolcezza”

Matilda Agnesi è morta a 18 anni in un incidente in moto in provincia di Brescia lo scorso sabato. Ha perso il controllo del mezzo ed è uscita di strada. Ieri i funerali a Trenzano: la chiesa era stracolma di persone.
A cura di Matilde Peretto
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Matilda Agnesi (foto presa dal suo profilo Instagram)
Matilda Agnesi (foto presa dal suo profilo Instagram)

Il funerale di Matilda Agnesi, la 18enne morta in un incidente tra Cossirano e Comezzano (Brescia) mentre era a bordo della sua moto, si sono tenuti nel pomeriggio di ieri, martedì 28 maggio. La chiesa parrocchiale di Trenzano era stracolma, tanto che è stato allestito anche il sagrato con sedie e megafoni. A confortare la famiglia moltissimi studenti dell'istituto aeronautico Locatelli di Bergamo dove la giovane stava frequentando il quarto anno. Sul suo banco di scuola un'orchidea bianca.

Il tragico incidente

Matilda Agnesi muore nella sera di sabato 25 maggio a bordo del suo nuovo scooter, un Benelli 125. Lo aveva chiesto per il compleanno e, così, un mese fa lo aveva ricevuto. Sale in sella al mezzo a Cossirano per rientrare a casa dopo aver fatto visita agli zii in una cascina. Nella strada verso casa, però, la giovane perde il controllo della moto, esce da una curva e finisce in un campo. Muore sul colpo.

I soccorsi sono stati vani. Matilda è morta in quella strada e in quel paese della Bassa Bresciana dove era tornata a vivere con la famiglia solo un anno fa. Continuava a frequentare l'istituto Locatelli di Bergamo e la madre la accompagnava ogni mattina. Il padre, invece, gestiva una trattoria ed era molto conosciuto in paese.

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Il funerale di Matilda Agnesi

L'ultimo saluto è stato nella giornata di ieri, martedì 28 maggio. I compagni di scuola della ragazza hanno organizzato dei pullman "perché volevano esserci tutti", spiega il dirigente dell'istituto Giuseppe Di Giminani al quotidiano BresciaToday. "Ricordo la sua curiosità, la sua passione il suo sorriso contagioso. Era evidente che metteva il cuore in tutto ciò che faceva".

Sempre il preside della scuola ha scritto una lunga lettera a nome di tutti gli studenti e gli insegnanti della vittima: "Sapeva essere amica sincera e presente, sempre pronta ad aiutare chiunque ne avesse bisogno. La sua bontà d'animo e la sua determinazione erano fonte di ispirazione per tutti noi. Rimarrà sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi come un esempio di dolcezza, determinazione e umanità. La sua memoria vivrà nei racconti che continueremo a condividere e nei progetti che porteremo avanti in suo onore".

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