Il funerale di Franco Anelli, il rettore della Cattolica morto: “Ha meritato l’appellativo ‘Magnifico’”
Si è svolto oggi, venerdì 31 maggio, il funerale di Franco Anelli, il rettore dell'Università Cattolica di Milano morto il 23 maggio scorso. La cattedrale di Piacenza, la chiesa scelta per l'ultimo saluto del professore, era gremita di studenti. A celebrare il rito sono stati diversi vescovi e monsignori, ma le prime parole della celebrazione sono state affidate all'Assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica, il monsignor Claudio Giuliodori: "Non penso di esagerare se dico che il professor Anelli è stato un rettore che l'appellativo ‘Magnifico' lo ha meritato davvero e lo ha interpretato nel migliore e più alto dei modi".
I funerali nella cattedrale di Piacenza
La chiesa era piena di studenti. Presenti, tra le tante persone, anche la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini e il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Erano tutti lì per salutare Franco Anelli, avvocato e rettore dell'Università Cattolica di Milano.
Dall'altare del Duomo di Piacenza, il monsignor Claudio Giuliodori ha ricordato così il professore: "Non penso di esagerare se dico che il professor Anelli è stato un rettore che l'appellativo ‘Magnifico' lo ha meritato davvero e lo ha interpretato nel migliore e più alto dei modi. Un titolo non solo onorifico dovuto al ruolo e alla tradizione accademica, ma una qualifica che Anelli ha davvero onorato e tradotto in una gestione dell'Ateneo dei cattolici italiani intelligente, dinamica, competente e lungimirante".
Alla fine del funerale, Anna Maria Bernini ha rilasciato delle dichiarazioni in ricordo del rettore della Cattolica che conosceva e con cui aveva lavorato: "Come ho detto poco fa alla sua mamma, Franco Anelli non è stato solo un Magnifico Rettore, è stato una persona splendida, molto amato e che molto ha amato. Lo so per esperienza avendo lavorato con lui per due anni. Per questo tutti noi oggi lo salutiamo con affetto e con amore, certi che quello che lui ha portato è stato tanto e lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto e che non sarà dimenticato".
La preghiera di suffragio a Milano
Il feretro di Anelli è partito da Milano in mattinata dove si è tenuta una preghiera di suffragio nell'aula magna dell'università. In questa occasione, l'arcivescovo della città, il monsignor Mario Delpini, ha chiesto "la grazia di passare dalla curiosità morbosa alla discrezione del compatire". Il riferimento è alla morte del rettore, quasi certamente avvenuta per suicidio. "La curiosità morbosa continua a ronzare intorno al macabro, mai si sazia di pettegolezzi, di mezze parole. Chiediamo la grazia della discrezione che sa compatire, di quella sobrietà che preferisce il silenzio alle inutili parole di circostanza", ha precisato.
In questa occasione, quindi prima dei funerali, anche gli studenti della Cattolica hanno ricordato il rettore attraverso la loro rappresentante Elisabetta Del Campo che ha espresso in primis "la gratitudine per avere potuto godere della sua intelligenza ironica e della brillantezza di pensiero durante le sue lezioni del corso di Diritto privato". Anche davanti "ad un fatto così drammatico non possiamo perdere quel naturale e vero grido alla vita", ha proseguito, "sempre ostinato e presente, che ci obbliga alla ricerca incessante di quel senso a cui il cuore umano anela".
Cosa si sa sulla morte di Franco Anelli
Franco Anelli è morto lo scorso 23 marzo. Sembra si sia gettato dalla finestra della sua abitazione in centro a Milano, zona Castello. Le cause della morte non sono ancora confermate, ma sul corpo non sono stati trovati segni riconducibili a terze persone. In ogni caso, la Procura sta indagando per istigazione al suicidio o per omicidio colposo. Il motivo del gesto non è ancora noto, ma sembra che il movente sia riconducibile a vicende private. Dalle prime informazioni sembra che Anelli avesse lasciato un bigliettino rivolto ad amici e colleghi: "Il gioco è finito, game over", scriveva il rettore.
Franco Anelli aveva 60 anni ed era un giurista e un avvocato. Decide, poi, di diventare professore universitario, scelta che lo porta a essere eletto rettore dell'università Cattolica di Milano nel 2013. Seguono poi altri due mandati. Per il quarto, il cui iter era iniziato proprio nella settimana della sua morte, non si era ricandidato. Della sua vita privata si conoscono poche cose: viveva con la compagna in una zona centrale di Milano.