Il fratello di Greta Spreafico: “Il fidanzato non ci ha mai risposto, molte incongruenze su di lui”
La Procura di Rovigo ha riaperto le indagini sul caso di Greta Spreafico, la rocker di Erba (Como) che è scomparsa due anni fa da Porto Tolle (Rovigo). I magistrati, come spiegato dal consulente della famiglia della 53enne Davide Barzan, indagheranno "verosimilmente per omicidio". La decisione è arrivata su istanza dell'avvocata della famiglia, Nunzia Barzan. "Siamo molto contenti che su nostra richiesta hanno deciso di riaprire le indagini", ha detto a Fanpage.it il fratello di Greta, Simone Spreafico.
La Procura ha iscritto una persona nel registro degli indagati: "È stato aperto un fascicolo a modello 21 che significa "notizia di reato con persona indagata nota". Non sappiamo di chi si tratti", ha proseguito Simone. "Anche mia madre è contenta che le indagini proseguano e che non siano finite nel nulla. La chiusura sarebbe stata la soluzione peggiore che potevamo immaginare. In questi mesi però eravamo speranzosi soprattutto quando il giudice per le indagini preliminari non aveva accettata immediatamente la richiesta di archiviazione del pubblico ministero. Non sappiamo quale possa essere il motivo che possa aver spinto alla riapertura. Noi avevamo inviato al pm alcune note scritte, informazioni che a nostro parere erano state poco considerate. Non sappiamo se abbiano deciso di riaprire le indagini sulla base di queste note o se gli investigatori stessi abbiano trovato elementi nuovi".
La famiglia sostiene da tempo la necessità di svolgere approfondimenti su diversi aspetti relativi alla scomparsa della figlia e sorella. In primis il racconto fornito dal fidanzato di Greta al momento della denuncia: "Nella denuncia ha raccontato che andavano d'amore e d'accordo, poi abbiamo scoperto che non stavano più insieme e che forse lui aveva una relazione un'altra persona. La stessa Greta, il giorno prima di scoprire, lo aveva raccontato ad alcuni amici. Quando il fidanzato è stato ospite a Chi l'ha visto? ha mostrato alcune fotografie sostenendo che fossero di maggio 2022, ma poi abbiamo scoperto che risalivano a maggio 2021. Quelle stesse immagini sono state cancellate dai social. C'è poi la testimonianza di una vicina di casa che ha affermato di averlo visto alle 10 del mattino mentre lui nella denuncia ha detto di essere arrivato alle 22".
In questi mesi l'attenzione mediatica si è concentrata su alcuni testamenti firmati da Greta Spreafico: l'ultimo, che risale al 2021, è a favore del fidanzato mentre un altro, datato 2018, è a favore della madre. "Ogni anno Greta scriveva un testamento. Tutti erano a favore della madre, tranne l'ultimo che è stato scritto a dicembre 2021 a favore del compagno. Risale a quando viveva con lui. A meno che la Procura non sia in possesso di notizie diverse di cui non siamo al corrente, io credo che la maggior parte delle incongruenze siano riconducibili al fidanzato. Noi non lo abbiamo mai sentito: non ha mai risposto né alle nostre telefonate né ai nostri messaggi".