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Il “dito” di Cattelan imbrattato da Ultima Generazione, l’artista: “Non mi sono sentito offeso”

Maurizio Cattelan ha fatto sapere che quando Ultima Generazione ha imbrattato la sua opera L.O.V.E. (conosciuta come “dito”) di piazza Affari a Milano non si è sentito “offeso né danneggiato”. Tuttavia, tre attivisti dovranno affrontare un processo.
A cura di Enrico Spaccini
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Maurizio Cattelan e uno striscione del presidio di Ultima Generazione del 17 gennaio 2024 (foto da LaPresse)
Maurizio Cattelan e uno striscione del presidio di Ultima Generazione del 17 gennaio 2024 (foto da LaPresse)

Tre attivisti di Ultima Generazione dovranno affrontare un processo per imbrattamento di beni culturali per aver gettato vernice gialla lavabile al basamento di L.O.V.E., l'opera di Maurizio Cattelan di piazza Affari a Milano. La decisione di rinviarli a giudizio è stata presa oggi, 17 gennaio, dal gup Giulio Fanales, dopo che la pm Paola Biondolillo aveva chiesto il proscioglimento e lo stesso artista aveva fatto sapere di non essersi sentito "offeso né danneggiato". L'inizio del processo è stato fissato al prossimo 18 marzo.

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Cattelan: "Non hanno rovinato l'opera"

Era stato l'avvocato Gilberto Pagani, difensore di Fioretta Maldipassi, Leonardo Lovati e Sandro Mora, a interpellare l'autore stesso dell'opera oggetto del blitz del 15 gennaio dell'anno scorso. "Non risulta aver rovinato o deturpato l'opera", ha commentato Cattelan, "il successivo intervento di ripristino l'ha restituita al suo stato e al suo aspetto originario".

L'artista padovano ha aggiunto: "Non mi sono sentito offeso né danneggiato. Sono certo che gli autori abbiano agito senza intenti aggressivi nei confronti miei o della mia opera".

L'accusa di imbrattamento di beni culturali

Nonostante questo, e il fatto che la pm Biondolillo abbia chiesto il proscioglimento degli imputati per "particolare tenuità del fatto", i tre attivisti dovranno affrontare il processo in cui il Comune di Milano è parte civile. La procuratrice ha fatto notare che Maldipassi, Lovati e Mora avevano usato vernice lavabile e che l'avevano lanciata solo contro il "basamento" dell'opera L.O.V.E. (conosciuta anche come "il dito").

Il giudice Fanales, però, ha deciso di rinviarli a giudizio con l'accusa di imbrattamento di beni culturali con il processo che avrà inizio il 18 marzo. In base alla riforma Cartabia, se il gup ha deciso per il rinvio a giudizio significa che ritiene esserci "ragionevole previsione di condanna".

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