Il direttore di un Museo di Milano inizia lo sciopero della fame contro il Comune: “È violento contro la cultura”
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"Dichiaro l'inizio del mio sciopero della fame". Lo ha annunciato questa mattina, Massimiliano Lisa, Direttore del Museo Leonardo3 di Milano, attraverso una nota sui propri canali social. In occasione della conferenza stampa che si era tenuta lo scorso 12 febbraio presso il Museo in Piazza della Scala, e pochi passi dal Duomo, il direttore aveva già comunicato il proprio intento di voler iniziare uno sciopero della fame, previsto proprio per l'inizio di marzo, qualora il Comune di Milano non avesse revocato la decisione di chiudere il Museo. Da allora, nulla è cambiato e lo sciopero è iniziato come da programma.
Il museo dedicato a Leonardo da Vinci, il grande maestro del Rinascimento, artista e inventore rivoluzionario ha aperto più di dieci anni fa, l’1 marzo del 2013 poco lontano da Piazza Duomo, nel cuore pulsante di Milano, in uno spazio di 600 metri quadrati " dato in concessione dal Comune di Milano. L’accordo tra la concessionaria e Leonardo3 è stato sin da subito un accordo di collaborazione. La concessionaria metteva gli spazi e i servizi. Leonardo3 i contenuti e la gestione", ha spiegato a Fanpage.it Massimiliano Lisa, direttore di Leonardo3.
Da allora, per le stanze del museo sono passati quasi due milioni di visitatori che, nel frattempo, è diventato membro di ICOM, AICC e fa oggi parte del circuito Abbonamenti Musei Lombardia come una delle 10 location più visitate. Su TripAdvisor è il 6° di 75 musei specializzati a Milano e 66° tra le oltre duemila attività presenti nel capoluogo lombardo. Fino al 2023, quando il Demanio ha avviato un contenzioso contro la concessionaria contestando una morosità legata al periodo COVID e, al contempo, contestando che l’accordo con Leonardo3 non fosse un accordo di collaborazione ma di subconcessione.
Tale controversia ha portato, qualche mese dopo, a luglio 2024, a un'ordinanza di decadenza delle concessioni d'uso degli spazi della Galleria per la concessionaria. "Questo, tradotto, significa lo sfratto dai locali della Galleria non soltanto per la concessionaria ma anche per Leonardo3. In altre parole, vuol dire chiusura del museo", ha detto ancora a Fanpage.it Lisa. La chiusura era inizialmente prevista, secondo l'ordinanza, per il 18 novembre 2024. Sulla questione ha però deliberato il Tar della Lombardia che ha sospeso il provvedimento, in attesa dell'udienza di merito che si svolgerà il prossimo aprile.
"La decisione del Comune di Milano di chiudere il Museo Leonardo3 in Galleria è un atto di violenza inaccettabile contro la cultura, l'educazione e i cittadini, in particolare i bambini. Questa amministrazione, sorda alle richieste e sprezzante del dialogo da 16 mesi, mi ha lasciato un'unica via: la protesta estrema. Non tollererò oltre l'arroganza e il disprezzo con cui veniamo trattati. Questo sciopero è una lotta per riaffermare la dignità di Milano e dei suoi cittadini, calpestata da un'amministrazione che ha perso ogni contatto con la realtà e con le persone", ha reso noto Massimiliano Lisa, Direttore del Museo Leonardo3 di Milano, all'inizio del suo sciopero della fame.