A processo per truffa il custode della Casa della Fontana che vendeva gli appartamenti degli inquilini
Andrà a processo il prossimo 29 marzo il portinaio della Casa della Fontana, gioiello di architettura novecentesca nel cuore di Porta Venezia. Mario Frigerio, 60 anni, è finito in carcere lo scorso ottobre su ordine del gip Guido Salvini: per lui, che tra la fine del 2021 e la primavera del 2023 aveva cercato di vendere a 14 persone diverse uno degli appartamenti (con box) dello stabile dove abitò Dino Buzzati, ovviamente all'insaputa del vero proprietario, l'accusa oggi è quella di truffa.
Sempre identico lo schema con cui il custode cercava di proporre l'appartamento al malcapitato di turno tra importanti giornalisti, imprenditori, agenti immobiliari, nobili e professionisti. L'uomo, che dopo dieci anni di mestiere godeva della fiducia degli inquilini e disponeva così del mazzo di chiavi di casa di un manager della moda sempre in giro per lavoro, proponeva l'appartamento ai visitatori raccontando di essere stato incaricato di gestire la vendita dell'immobile. A un prezzo decisamente vantaggioso: 248mila euro per un bilocale di 65 metri quadrati in pieno centro che, stando alla perizia di stima (falsa) che esibiva, ne valeva almeno 400 mila.
Il tutto con modi affabili, battute, un grande sorriso stampato sulle labbra, falsi documenti creati a regola d'arte. Pronto a improvvisarsi al telefono con i possibili acquirenti anche avvocato, revisore legale di banca o agente immobiliare a seconda delle necessità. Nessuno ha mai sospettato di quel custode dalla doppia vita che, a forza di caparre anticipate per conto del proprietario del bilocale, si era messo da parte quasi 200mila euro, probabilmente in gran parte già spesi in regali all'amante, gioco d'azzardo e negozi di lusso in via della Spiga. Fino a oggi, quando lo stesso titolare dell'appartamento ha scoperto il trucco e deciso di denunciare Frigerio, facendo definitivamente crollare il castello di carte.