Il Crazy cat cafè di Milano rovinato da uno streamer su Twitch: scherzi e false recensioni negative
Un locale di Milano, il Crazy Cat cafè, ha denunciato su Facebook di essere stato preso di mira dai fan di uno streamer di Twitch, la piattaforma di live streaming sempre più utilizzata dai giovani, anche non appassionati di videogame (per i quali era inizialmente stata pensata). Per la titolare del locale, che si trova in via Napo Torriani e ha la peculiarità di ospitare al suo interno gatti che scorrazzano liberamente tra i tavolini, i guai sono iniziati lo scorso 16 giugno, quando ha ricevuto la visita di un cliente particolare: lo streamer "Gabbrone". "La popolarità di questo personaggio deriva dal fatto che entra nei locali o negozi e comportandosi in modo molesto, alla fine, si fa cacciare, il tutto condito dal supporto del suo pubblico in live, che lo incita in chat", ha scritto la titolare del Crazy Cat cafè.
Cosa sono le live Irl di Twitch e cosa è successo
Gabbrone era infatti impegnato in una live Irl (acronimo che sta per In real life): si tratta di dirette nelle quali lo streamer di turno va in giro in locali e negozi riprendendo ciò che lo circonda. Lo streamer è accompagnato da una cassa che riproduce suoni, spesso sgradevoli, che i suoi donatori (Twitch si basa sul meccanismo delle subs, sottoscrizioni a pagamento che "supportano" il lavoro dello steamer) inviano a seguito di donazioni.
Come si può vedere nello stream (che si può trovare su Youtube a questo link) già all'entrata dello streamer la titolare del locale lo aveva pregato di non disturbare gli altri clienti e la tranquillità del locale: pare infatti che un collaboratore del ragazzo avesse già visitato il Crazy Cat cafè, con esiti non troppo positivi. Evidentemente però le preghiere all'entrata non sono servite: "Come da copione il suo comportamento sopra le righe ha infastidito diversi clienti ed esausti dalle iniziative dei suoi sostenitori (che hanno iniziato incessantemente a telefonare al locale, con scherzi, battute oscene e altro) abbiamo chiesto allo streamer di uscire, e cortesemente di non tornare", ha scritto la titolare del cafè su Facebook.
I veri problemi sono però iniziati proprio in quel momento: "Pensavamo fosse tutto finito, invece da quel momento stiamo ricevendo una ‘shitstorm' su tutti i nostri social, ma la cosa peggiore sono le recensioni da 1 stella non veritiere che stanno intasando la nostra pagina google. Dopo mesi di lockdown, gestire nella terza settimana di apertura una situazione così spiacevole, ci sta mettendo a dura prova. Ancora increduli di quello che stiamo vivendo quello che vi chiediamo è di aiutarci a cancellare l’onda di odio che stiamo subendo scrivendo una recensione su Google sulla vostra esperienza da noi. Niente nomi, niente visibilità al personaggio, cancelliamo l’odio con l’amore e la verità. Colpire così una piccola realtà messa già in ginocchio (come tanti) dalla pandemia, non può essere considerato goliardico, ma crudele. Grazie per l’aiuto e la condivisione!". Il post su Facebook del Crazy cat cafè ha ricevuto oltre 15mila mi piace e migliaia di condivisioni, e ha spinto diverse persone, tra cui molti clienti (ma non solo) a scrivere delle recensioni positive su Google in risposta a quelle negative lasciate dai fan dello streamer. E così la reputazione online del locale sembra essere stata salvata.